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Un patentino per chi si vaccinerà contro il Covid. Tanti: "Favorevole, al via lo screening di massa (volontario) nelle scuole"

Il commissario all'emergenza Domenico Arcuri ha annunciato l'intenzione di rilasciare un certificato "per sapere come si chiamano le persone che hanno fatto il vaccino e dove lo hanno fatto"

Sull'obbligatorietà del vaccino ci sono ancora dei nodi da sciogliere ma, quello che è noto, è che il commissario all'emergenza Domenico Arcuri intenderebbe prevede il rilascio di una sorta di patentino a chi vi si sottoporrà. È in vista dell'arrivo delle prime dosi del farmaco anti Covid che il dibattito circa la distribuzione e somministrazione entra nel vivo. Tra le novità annunciate c'è appunto quella riguardante la possibilità di rilasciare un certificato attraverso il quale identificare coloro che hanno scelto di vaccinarsi. "Stiamo progettando una piattaforma informatica che consentirà di gestire - ha spiegato Arcuri - la verifica della somministrazione per sapere come si chiamano le persone che hanno fatto il vaccino e dove lo hanno fatto". Sarà il ministero della Salute a stabilire i dettagli anche se, come facile comprendere, l'accesso alle dosi privilegerà le persone più esposte al rischio Covid (dai sanitari alle forze dell'ordine) e quelle fragili (anziani in primis).

Sul tema riguardante l'obbligatorietà, come detto, non sono stati ancora affrontati i dettagli anche se è certo che il dibattito verrà fatto in Parlamento nelle prossime settimane. "Personalmente - commenta l'assessore comunale alla sanità, nonché vicesindaco di Arezzo, Lucia Tanti - ritengo che ogni azione utile a sconfiggere questo virus che ha messo in ginocchio il mondo intero debba essere perseguita. Sono favorevole dunque a rendere la vaccinazione obbligatoria anche se comprendo bene come si debbano tutelare le scelte individuali in campo sanitario. Detto questo, come amministratore locale, attenderò le linee guida che verranno fornite rimarcando ancora una volta la più totale e completa collaborazione".

Il primo vaccino sarà quello di Pfizer "con 3,4 milioni di dosi che arriveranno nella seconda metà di gennaio per vaccinare 1,7 milioni di italiani visto che serviranno due dosi" ha assicurato il commissario Arcuri, confermando l'arrivo delle prime dosi nelle prossime settimane a cui ne seguiranno altre entro settembre. "Ma non conosciamo quanti italiani vorranno farsi il vaccino - ha continuato Arcuri - Martedì scorso abbiamo inviato alle Regioni una lettera in cui chiediamo di indicarci i luoghi di destinazione, dove si ritiene più proficuo far arrivare i vaccini. La distribuzione la farà direttamente la Pfizer".

"Sono convinta che sia lo screening di massa che, in seguito quando sarà possibile, la campagna di vaccinazione siano strumenti utili ed efficaci - spiega ancora l'assessore Tanti - se penso ad un modello da seguire in questo momento mi viene in mente quello messo in campo dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia che, lo dicono i numeri, ha dimostrato come un'organizzazione efficiente sul territorio sia in grado di fornire risposte specifiche e utili a preservare la salute".

Dal canto suo il Comune di Arezzo, nelle scorse giornate, ha annunciato la volontà di dare avvio allo screening diffuso per i bambini che frequentano le scuole del comune i quali, previo consenso dei genitori, potrenno essere sottoposti al test sierologico con "pungidito".

“Abbiamo lavorato instancabilmente in questi ultimi giorni alla stesura di un protocollo Comune-Asl che disciplinasse l’impiego di personale dell’amministrazione a sostegno degli operatori dell’azienda sanitaria impegnati nel tracciamento e nell’assistenza alle persone in isolamento e altrettanto per organizzare e coordinare la mappatura diffusa della popolazione. Oggi, dopo l’approvazione da parte della giunta di entrambe le iniziative, siamo pronti a partire”.

A breve dunque come più volte detto dall'assessore alla salute aretino "8500 famiglie aretine avranno gli estremi per prenotarsi (se vorranno)". Allo stesso tempo sta giungendo all'approvazione della Asl e della Giunta l'accordo tra i due enti per impiegare il personale comunale che ha dato la propria disponibilità: "Questo - continua Tanti - è il primo protocollo in Italia di questo genere, quindi non facile ma necessario. Grazie ai nostri dipendenti municipali per il senso civico che hanno dimostrato. Grazie anche alla Asl per aver collaborato decisamente a scrivere una pagina nuova che, noi crediamo, farà un po' scuola".

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