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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Attualità Castiglion Fiorentino

Parrucchieri, tatuatori e estetiste scrivono a Draghi: "Aprire per mantenere le nostre famiglie"

Il sindaco Mario Agnelli ha ricevuto questa mattina una delegazione delle categorie del benessere. L’amministrazione comunale pronta a farsi portavoce delle loro richieste verso il Governo e la Regione Toscana

“Aprire per mantenere le nostre famiglie e far vivere le nostre attività”. È questo l'appello che parrucchieri, estetiste  e tatuatori di Castiglion Fiorentino hanno rivolto alle autorità nazionali e locali. Attraverso una lettera, indirizzata al presidente consiglio dei ministri Mario Draghi, al ministro della salute Roberto Speranza, al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, al Comitato Tecnico Scientifico e al Prefetto di Arezzo Anna Palombi, i professionisti castiglionesi hanno posto l'accento sulla difficile condizione in cui versano le attività a causa delle limitazioni imposte dall'emergenza Covid. I temi sono stati ribaditi anche durante l’incontro che si è tenuto questa mattina e al quale ha preso parte anche il sindaco Mario Agnelli che, a nome dell’amministrazione comunale, si è detto disponibile di farsi portavoce delle istanze degli esrcenti oltre che di quelle di altre categorie lavorative.

“Se salute e lavoro devono convivere - ha sottolineato Agnelli - faccio fatica ad accettare l’ennesima chiusura degli esercizi dedicati al benessere fisico. Non c’è solo l’area fiorentina, la Toscana ha diverse province con altrettante specificità e i numeri che arrivano dalla Valdichiana e dalla provincia di Arezzo sono al di sotto della soglia. Condannando qualsiasi forma di violenza, sono al contempo convinto che, in uno stato di diritto, si possa e sia giusto esprimere civilmente la propria opinione anche quando questa è in aperto contrasto con le decisioni prese da un ente superiore, in questo caso, Stato e Regioni, che ha chiuso i negozi di parrucchiere e i centri estetici per combattere la pandemia. Alla stregua dei ristoranti e dei bar, credo che i negozi preposti ai servizi alla persona siano, da parte degli organi preposti, facilmente ispezionabili".

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