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La dura ripartenza delle palestre aretine, tra adeguamenti e green pass

Nilo Ricciarini: "Dopo mesi di chiusura abbiamo affrontato una prima riapertura, poi, con la seconda ondata pandemica siamo stati nuovamente chiusi. Adesso, le nuove misure di sicurezza pongono una nuova sfida"

Con la pandemia alcuni settori lavorativi hanno vissuto un momento delicato. Dopo mesi di chiusura, tanta fatica per tenere in vita le attività, tutto lentamente si riaffaccia alla normalità, con una variabile importante: vaccini e green pass. Attività come le palestre che già tanto hanno sofferto stanno attraversando un’ulteriore prova che, spesso, li pone in una situazione di forte imbarazzo con il cliente. Nilo Ricciarini, volto noto di Teletruria, oltre che proprietario di una delle palestre più importanti di Arezzo, racconta la difficile odissea che ha vissuto, stringendo i denti e mettendo a frutto esperienza decennale si è rimboccato le maniche affinché i suoi clienti potessero vivere lo sport all’interno del suo spazio in piena sicurezza. Si racconta in un’intervista per ArezzoNotizie.

Nilo, la pandemia ha radicalmente trasformato la vita quotidiana quanto è stato difficile tenere duro e continuare a vivere come attività fortemente ferita da questa esperienza?

"Tantissimo, ha messo a dura prova. Dopo mesi di chiusura abbiamo affrontato una prima riapertura, poi, con la seconda ondata pandemica siamo stati nuovamente chiusi. Adesso, le nuove misure di sicurezza pongono una nuova sfida quella del green pass".

La tua palestra si è adeguata subito alle norme?

"Abbiamo radicalmente cambiato tutto, la palestra è stata trasformata sin da subito e messa in sicurezza così da offrire ai nostri clienti la massima tutela e il confort per un allenamento in tutta sicurezza".

Quanto è stato difficile ripartire?

"È stata dura! La nostra fortuna è stata di avere una clientela fedele, abbiamo costruito negli anni un portafoglio clienti che ci è stato e ci sta vicino. Però abbiamo anche attinto dai nostri conti personali, tutti i mesi di chiusura sono stati faticosi".

Quanto il green pass ha modificato la presenza in palestra?

"Il green pass è un nodo difficile da sciogliere. Ho la fortuna di avere una clientela consapevole e responsabile, tutto questo ci permette di affrontare ogni giorno allenamenti con la massima sicurezza".

Ci sono state richieste particolari da parte dei clienti?

"Le persone hanno bisogno di ritrovare la serenità, di riprendere le loro attività ricreative e lo sport, hanno voglio di tornare a vivere, di abbracciarsi, sorridere. Loro chiedono solo la possibilità di allenarsi in tutta tranquillità".

Siamo alle porte dell’autunno-inverno cosa accadrà?

"Difficile dirlo! Noi siamo pronti a qualsiasi cammino dobbiamo intraprendere sempre nella piena tutela della nostra clientela".

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