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“Interventi sui beni culturali e paesaggistici". Architetti e Soprintendenza a confronto

Numerosi saranno i temi trattati, tra i quali la riforma del Mibact ed il ruolo delle Soprintendenza; la tutela del patrimonio architettonico secondo il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio

Un importante seminario sul tema degli interventi sui beni culturali e paesaggisticiprincipali normative e procedure si terrà il 07 dicembre prossimo ad Arezzo, dalle ore 15 alle ore 19, presso Palazzo Albergotti (sede aretina della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Siena, Grosseto e Arezzo).

Si tratta del primo seminario organizzato dall’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Arezzo insieme alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Siena, Grosseto e Arezzo sui Beni Culturali e Paesaggistici.

Dopo i saluti istituzionali da parte del presidente dell’ordine degli Architetti PPC Antonella Giorgeschi e della Soprintendente Anna Di Bene, seguiranno vari interventi che vedranno coinvolti, oltre la stessa Soprintendente anche vari funzionari della Soprintendenza, tra i quali gli Architetti Donatella Grifo, Liliana Mauriello, Federico Salvini e le Dottoresse Paola Refice, Felicia Rotundo e Ada Salvi.

Numerosi saranno i temi trattati, tra i quali la riforma del Mibact ed il ruolo delle Soprintendenza; la tutela del patrimonio architettonico secondo il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio; la pianificazione del paesaggio attraverso lo strumento urbanistico; i beni paesaggistici alla luce delle recenti semplificazioni fino poi ad arrivare ai beni mobili e alle superfici decorate e da ultimo ai temi dell’archeologia preventiva e delle carte del potenziale archeologico.

“Abbiamo fortemente voluto questo seminario – dichiara Antonella Giorgeschi presidente dell’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Arezzo – per contribuire all’ aggiornamento professionale degli architetti, in un ambito specifico come i beni culturali, dato che a loro sono riservate le attività professionali sugli immobili di interesse storico e artistico (come espresso dal regio decreto n.2537 del 23 ottobre 1925 e recentemente ribadito dalla sentenza del Consiglio di Stato n. 21 del 09.01.2014). Ci auguriamo che questo sia il primo passo per avviare con la Soprintendenza forme di collaborazione nel campo della gestione e valorizzazione del patrimonio culturale architettonico, paesaggistico della provincia di Arezzo”. 

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