rotate-mobile
Attualità

Operai agricoli e florovivaisti, rotte le trattative per il rinnovo del Ccnl. Indetto lo sciopero per il 15 maggio

Anche gli operai agricoli e florovivaisti aretini aderiscono allo sciopero nazionale indetto da Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil in seguito alla rottura delle trattative per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. Il confronto è...

Anche gli operai agricoli e florovivaisti aretini aderiscono allo sciopero nazionale indetto da Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil in seguito alla rottura delle trattative per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.

Il confronto è durato 5 mesi, ma nel corso dell’ultima plenaria le trattative si sono bruscamente interrotte per il rifiuto delle tre associazioni di categoria, Confagricoltura, Coldiretti e Cia, di accogliere le richieste contenute nella piattaforma unitaria.

Sono temi importanti quelli che non hanno trovato accoglimento oppure solo risposte evasive, temi che i sindacati reputano fondamentali per aggiornare il CCNL ormai scaduto il 31 dicembre scorso. L’obiettivo dei punti inseriti nella piattaforma sindacale è quello di migliorare le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori delle imprese agricole: dalla richiesta di aumentare i permessi e i congedi, all'integrazione per la maternità e alla tutela dei lavoratori colpiti da malattie gravi fino alla tutela delle donne vittime di violenza. Più tutele per i lavoratori degli appalti, per i lavoratori delle imprese senza terra e per quelli stranieri che lavorano in Italia attraverso distacchi internazionali, un intervento a sostegno degli OTI che perdono il lavoro durante l'anno, insieme alla necessità di aumentare gli interventi a tutela della sicurezza sul lavoro.

Tra le richieste anche quelle di valorizzare i temi che riguardano il collocamento, il trasporto e le azioni positive che possono essere messe in campo contro fenomeni dello sfruttamento e del caporalato, così come previsto dalle legge 199/2016.

Su questo e su altri temi, come la possibilità di riunioni in azienda, Confagricoltura, Coldiretti e Cia, hanno risposto negativamente. La trattativa si è complicata con le richieste che le controparti hanno avanzato di cancellare l'orario giornaliero di 6,30 ore e di prevedere un salario minimo nazionale che scardina l'attuale modello contrattuale agricolo.

Ne è nato un serrato dibattito che ha portato le tre associazioni datoriali a interrompere le trattative. I sindacati hanno così deciso di reagire con lo sciopero nazionale.

In questi giorni sono in corso le assemblee sindacali con gli operai all’interno delle aziende per organizzare la partecipazione aretina allo sciopero nazionale. In Toscana la manifestazione si terrà a Firenze venerdì prossimo 15 giugno con presidio di fronte alla Prefettura dalle 10 alle 13.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Operai agricoli e florovivaisti, rotte le trattative per il rinnovo del Ccnl. Indetto lo sciopero per il 15 maggio

ArezzoNotizie è in caricamento