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Non c'è l'olio e salta il concorso. La campagna 2021 tra eccellenze, costi stellari e irreperibilità del prodotto

L'associazione per la Valdambra ha dovuto rimandare la sesta edizione del concorso dedicato alle eccellenze del territorio a causa della scarsità dei raccolti

Una perla rara e così preziosa che tutti la bramano ma in pochi la ottengono. L’oggetto del desiderio dell’autunno inverno 2021 è l’olio. Il sacro oro verde che quest’anno, a causa delle gelate tardive e della siccità estiva, è pressoché introvabile. Soltanto pochi giorni fa sono stati gli olivicoltori della Setteponti a porre l’accento su come siano state registrate “perdite tra il 50% ed il 100%, sia tra le aziende che tra gli hobbisti”. Una realtà non certo nuova per il territorio aretino visto che condizioni simili si erano verificate anche nel 2014 e nel 2017. Quello con etichetta 2021 non fa eccezione e, a causa della sua scarsità, ha raggiunto costi che sfiorano i 20 euro al litro. Le ragioni? A spiegarle sono gli olivicoltori che specificano come “il costo medio all’origine di un litro d’olio purtroppo non può più essere quello che era stato ricostruito 5 anni fa in 12-14 euro al litro. I mutamenti delle stagioni, le avversità e l’impennata dei prezzi delle materie prime dell’ultimo semestre hanno portato inevitabilmente a dover rivedere quel costo, pena la scomparsa di molte aziende olivicole del territorio. Il costo di produzione per le aziende di un litro d’olio, oggi, deve essere stimato tra i 15 e i 17 euro al litro (che sale ulteriormente nel caso di oliveti terrazzati). E, in annate come questa, supera di gran lunga i 20 euro”.

Ma oltre alla scarsità del prodotto e ai costi elevati, tra gli eventi consequenziali di una raccolta a dir poco scarsa, c’è anche la cancellazione della sesta edizione del concorso “Olio Nuovo della Valdambra”. La rassegna è stata rinviata al 2022, ma non per l’emergenza Covid ma, appunto, a causa della drastica riduzione della produzione di olive e che ha portato gli organizzatori a valutare non opportuno bandire un concorso che sarebbe stato compromesso e falsato dalla probabile assenza di molti produttori. “Vogliamo però continuare a parlare di olivicoltura di qualità - spiegano dall’associazione per la Valdambra - Abbiamo quindi organizzato per sabato 4 dicembre a San Leolino una giornata dedicata all’olio estravergine di oliva del nostro territorio, con il patrocinio del comune di Bucine e della Camera di Commercio di Arezzo Siena, con la collaborazione dell’Associazione Italiana Conoscere l’Olio d’Oliva (Aicoo) e del gruppo di aziende olivicole che hanno aderito al progetto Olionostrum 2017 del comune di Bucine e che partecipano alla gestione del prototipo di frantoio realizzato in località Le Mura”.

Nei giorni scorsi invece, all’interno del castello di Gargonza si è svolta la selezione tra 16 produttori del miglior olio extra vergine di oliva di Arezzo e Provincia. Il primo premio dell'edizione Lions Oil 2021 è stato assegnato a quello prodotto nelle tenute della Fraternita dei Laici. Gli oli sono stati messi a confronto e valutati dall'agronomo Francesco Mazzarella e da una giuria popolare.

L'olio di Fraternita eccellenza 2021. Il riconoscimento di Lions Oil 2021

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