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Rivoluzione San Donato, 81 milioni per l'ospedale del futuro. Rossi: "Da emergenza Covid spinta a potenziare la sanità"

Il nuovo San Donato oltre ad essere diviso tra aree Covid e no-Covid vedrà un potenziamento dell'erogazione di procedure complesse e interdisciplinari. L'area no-Covid sarà invece divisa in tre piattaforme: ambulatoriale,  operatoria e di degenza

"Il progetto di potenziamento del San Donato di Arezzo è precedente al Covid, ma l'emergenza ha prepotentemente confermato la scelta della Toscana di investire in sanità". Così il presidente della Toscana Enrico Rossi ha esordito durante la presentazione del progetto del nuovo ospedale San Donato, organizzata dal direttore generale della Asl sud-est Antonio D'Urso.

"I buoni risultati ottenuti nel contenimento dell'emergenza - ha aggiunto - sono dovuti anche ai nuovi ospedali e all'organizzazione in aree vaste sanitarie. Crediamo nella sanità pubblica, che deve essere la punta più avanzate ed efficiente della pubblica amministrazione, e per questo vogliamo continuare a potenziare le strutture sanitarie toscane, delle quali siamo orgogliosi".

L'ospedale San Donato, punto di riferimento dell'intera provincia e durante l'emergenza Covid anche delle altre province della Toscana sud est, presto cambierà il suo aspetto. Il progetto è stato illustrato da D'Urso di fronte a una platea di medici e operatori sanitari.

"Dopo 45 anni - ha spiegato D'Urso -, quella che presentiamo oggi è la prima grande svolta nella storia ospedaliera di Arezzo. Il San Donato è stato scritto sulla carta nel 1975 e realizzato in più fasi fino al 2005. In futuro vedrà il potenziamento dell'erogazione di procedure complesse e interdisciplinari per acuti. Sarà agile e veloce nel modificare gli assetti con un approccio modulare e flessibile; calibrato sui percorsi del paziente che si deve muovere senza problemi all'interno dell'ospedale, sicuro e verde nel rispetto delle norme di sicurezza, ambientali e antisismiche. E' un progetto che si affianca a quello per gli ospedali di Cortona, Sansepolcro e Bibbiena con un investimento complessivo di 100 milioni di euro. Penso sia l'investimento pubblico più rilevante, da molti anni, in questo territorio. E' un progetto che si unisce al potenziamento che realizzeremo nei servizi territoriali per garantire ai cittadini una risposta di salute che sia organica, completa e moderna".

Ma che aspetto avrà l'ospedale del futuro? Quella prevista è una vera e propria rivoluzione rispetto a come è organizzato oggi.  Attualmente dispone di 402 posti letto e di 29 unità operative. La media dei ricoveri annui è di 21mila 500 di cui 11mila in urgenza e 4mila in day hospital. 800.000 le prestazione ambulatoriali. Gli interventi chirurgici sono oltre 14.000 di cui 5.500 in regime ordinario, 2.000 in day surgery, 6.700 ambulatoriali, 374 in robotica.  "E' strutturato per unità operative autonome - spiega la Asl - e non aggregate per aree funzionali omogenee. Comincia a mostrare i segni del tempo con problemi di comfort per i ricoverati, di microclima e di logistica".

Presto però, i reparti verranno riorganizzati per un investimento complessivo di circa 100 milioni di euro, 81 dei quali necessari per ridisegnare l'ospedale di San Donato. Circa 20 milioni di euro saranno invece utilizzati per rinnovare e potenziare gli ospedali di Cortona, Bibbiena e Sansepolcro con posti letto per le cure intermedie.

Il nuovo San Donato oltre ad essere diviso tra aree Covid e no-Covid (il San Donato sarà, insieme a quello di Grosseto, uno dei due ospedali della Asl Toscana Sud Est attrezzati per accogliere pazienti Covid. Al suo interno è quindi prevista un'area di degenza e gestione infettivologica/pneumologica e un'area di terapia intensiva dedicate ad accogliere pazienti Covid),  vedrà un potenziamento dell'erogazione di procedure complesse e interdisciplinari. L'area no-Covid sarà invece divisa in tre piattaforme: ambulatoriale,  operatoria e di degenza. "Le traiettorie della sua trasformazione - spiega ancora la Asl - saranno la centralità dei ruoli dei pazienti e degli operatori; gli investimenti sulla connettività ed infine la priorità rappresentata dalla formazione del personale con Centro di simulazione, Scuola di chirurgia robotica e telemedicina".

"L'emergenza Covid - ha sottolineato il presidente Rossi - ci ha convinto ancora di più dell'esigenza di potenziare la sanità, soprattutto attraverso posti letto per le cure intermedie, cioè per quel tipo di cure che si collocano dopo la dimissione dall'ospedale, nel caso in cui sia comunque necessaria un tipo di assistenza che è difficile avere a casa. La creazione di questi nuovi reparti, con circa 1.600 posti letto, sarà possibile con un modesto investimento regionale grazie al fatto che sono state sbloccate le assunzioni in sanità e la Toscana ha potuto assumere circa 1.600 infermieri e 4000 medici".

La trasformazione, dopo 45 anni, del San Donato di Arezzo - pensata con l'obiettivo di rendere questo ospedale più moderno e modulabile - e la scelta di ammodernare e potenziare i presidi territoriali di Bibbiena, Sansepolcro e Cortona proseguono questo percorso di potenziamento della rete delle strutture sanitarie pubbliche. 

"Quella che presentiamo oggi è una risposta importante da parte della Regione alle esigenze di Arezzo e delle sue vallate", ha aggiunto l'assessore regionale al governo del territorio Vincenzo Ceccarelli. "La rete ospedaliera sarà ammodernata ed adeguata alle nuove esigenze emerse con il Covid con importanti investimenti. La Toscana è stata capace di gestire bene l'emergenza sanitaria in corso, ma grazie a questi investimenti saremo in grado di essere ancora più pronti ed efficaci nella tutela di un bene primario per i cittadini come la salute".

Ecco settore per settore come sarà riorganizzato.

Anello esterno

Piano 0: Laboratorio (Settore1), Medicina Nucleare e Farmacia Ospedaliera (S 2), TAC RM e Comitato Etico Fisica Sanitaria (S3), Neurofisipatologia e CED (S4), SPDC e Dialisi (S5), OBI Malattie infettive COVID (S6)
Piano 1: Poliambulatori Chirurgici (Settore 1), Radiologia (S2), Medicina Urgenza e Admission Room (S3), RRF e Day Ospiital pediatrico (S4), Neuro e Stroke (S5), OBI Malattie Infettive COVID (S6)

Piano 2: Poliambulatori medici e Oculistica (Settore1), Ostetricia e Pronto Soccorso Ostetricia e Ginecologia (S2), TIN e Rooming In (S3), Pediatria (S4), Ematologia e Gastronefrologia (S5), Bronco-UTIP e Pneumocovid (S6)

Piano 3: Diabetologia, Dermatologia, Medico Competente, UPC (Settore1), Area Chirurgica (S2 e S3), Geriatria (S4), Medicina Interna e I Care (S5)

Piano 4: Endoscopia Pneumo e Ambulatorio Cardiologico (settore1), Area Chirurgica (S2), Chirurgia Vascolare e Cardiologia (S3), UTIC e Emodinamica (S4)

Piano 5: DIPI, Amministrazione e Libera Professione (Settore1), Area Chirurgica (S2)

Corridoio di collegamento

Piano 1: Endoscopia (Settore 2), Sale Ambulatoriali (S3)

Anello interno

Piano 0: Rianimazione( settore 1), Punto farmaceutico, sterilizzazione, Centro Trasfusionale (S2 e S3), Pronto Soccorso e Pronto Soccorso Pediatrico (S4), Sala Angiografica e Anatomia Patologica (S5 ed S6)

Piano 1: Rianimazione (settore 1), Blocco Operatorio (S2), Radiologia (S3), Pronto Soccorso (S4), OBI COVID (S5), Spogliatoi (S6)

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