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La polemica / Tortaia / Via Salvatore Quasimodo

Nuovo asilo Tortaia. "E la viabilità?" Ora i comitati sono due, Cutini: "Per noi un valore in più dentro l'area verde"

Sale il livello di dibattito cittadino tra i due comitati, entrambi a favore dell'asilo nel quartiere, ma il primo in una zona che non intacchi l'area verde, il secondo invece a favore del progetto dell'amministrazione che a sua volta resta ferma nella decisione presa

Sale il livello del dibattito cittadino sul destino del nuovo asilo di Tortaia. Dopo il comitato che ne chiede la costruzione in una zona che non intacchi il giardino del quartiere, è nato un altro raggruppamento di persone che invece è favorevole alla realizzazione proprio nell'area verde tra via Quasimodo e via Ungaretti. Quest'ultimo si è costituito nelle ultime ore e ha scelto come portavoce Emanuele Cutini che risiede nella zona. 

La cronologia della vicenda

Da qualche anno e con amministrazioni diverse si parla della costruzione del nuovo asilo nel popoloso quartiere di Tortaia. L'area individuata si trova tra le strade interne di via Quasimodo e via Ungaretti. Da qualche anno qui l'amministrazione ha realizzato un'area verde, recuperando una parte anche dal vecchio laghetto degradato. Vi si affacciano palazzi e villette a schiera. Con la possibilità di ricevere i fondi del Pnrr l'assessore Casi ha presentato il progetto e chiesto di finanziarlo. Sono partiti anche i carotaggi nell'area per i dovuti studi geologici prima della costruzione. Con il progetto reso pubblico sono sorti dubbi e contrarietà da parte di un gruppo di residenti della zona che ha posto sul piatto la questione del giardino che sarebbe sottratto all'uso dei cittadini, della possibilità di realizzare l'asilo in una zona diversa del quartiere, dei forti dubbi legati alla viabilità interna di quella zona e alla mancanza di parcheggi. A queste critiche ha risposto con fermezza la vicesindaca Lucia Tanti che ha la delega alla scuola "ovviamente siamo disponibili a un incontro che tuttavia a onor del vero non cambierà la scelta fatta. Tortaia avrà la sua nuova scuola e sarà lì, perché quella è la collocazione più adeguata." Casi aveva aggiunto: “L'area individuata per la nuova scuola, peraltro già destinata dallo strumento urbanistico a servizi educativi – precisa Casi -, è la sola che risponde a tutti i requisiti previsti dai bandi Pnrr. Vorrei anche ricordare l'assoluta impossibilità di intervenire su aree private, come quella individuata dal comitato, con progetti sempre riconducibili al Pnrr, e precisare che l'area verde sarà ovviamente ridotta, come è evidente, ma non certo 'cancellata'"

Il secondo comitato chiede incontro all'amministrazione

Dopo alcuni scambi di vedute pubblici si è palesato il secondo comitato frutto di altri residenti della zona e che si presenta come favorevole al progetto del Comune nell'area verde di Tortaia. "Molto di noi vivono da più di 30 anni nel quartiere - scrive Cutini - Quello che manca da sempre è una scuola che possa offrire un servizio per i più piccoli e i loro genitori, costretti a spostamenti in auto per portare i figli ad un asilo. All'inizio degli anni novanta, molti cittadini lanciarono una petizione seguita da una raccolta firme per avere l’asilo, proprio là dove invece fu realizzato un laghetto che col passare degli anni era diventato un incubatore di zanzare ed insetti vari. Con la decisione del Comune, nel 2016, di procedere ad una bonifica dell’area, ricoprendo con del terreno il lago ormai completamente degradato e ridotto ad una buca pericolosa, quel problema è stato risolto. Oggi, finalmente, abbiamo la possibilità di avere quello che da sempre abbiamo chiesto e di dare un servizio al nostro quartiere che ha la necessità non più procrastinabile di questo asilo. Quando io ed altri abbiamo saputo della costituzione di un comitato contrario alla costruzione dell’asilo in quella stessa area, un gruppo di persone che, tengo a sottolineare, non rappresentano la totalità degli abitanti della zona, siamo rimasti sorpresi e stupefatti. In questi giorni sono state dette e scritte tante cose che riportano molte inesattezze, a cominciare dal fatto che si vuol far passare il fronte del NO come rappresentante della totalità degli abitanti, quando invece esiste anche un fronte del SI’ all’asilo di Tortaia in quell'area. l primo progetto dell’asilo risale a qualche anno fa e ha reso necessario il cambio di destinazione d'uso del terreno, approvato di recente dal Consiglio Comunale con il nuovo piano operativo. Il progetto è tra quelli candidati ad ottenere risorse da un bando PNRR, grazie al quale il Comune otterrebbe i fondi necessari per eseguire l'opera.  L’area alternativa proposta dal comitato contro l'asilo pecca della mancanza di un requisito fondamentale: non è pubblica. Questo comporta automaticamente l'esclusione dai fondi PNRR (erogabili solo per progetti da realizzarsi su aree nella piena disponibilità del Comune) e, anche volendo “buttar via” questa opportunità finanziando diversamente l'opera, sarebbe necessario eseguire un esproprio che allungherebbe i tempi ed aumenterebbe i costi per la collettività. La polemica sullo “scempio” che subirebbe il parco ci pare alquanto pretestuosa e miope: l’area verde oggi presente sarebbe sì ridimensionata, ma non cancellata, come evidente dai progetti consultabili sul sito del Comune. Inoltre, esattamente dalla parte opposta del futuro asilo, lungo via Ungaretti, esiste e rimarrebbe fruibile un'area ben più grande, di circa 7000 metri quadri: se c'è una cosa che non manca a Tortaia è proprio il verde, e questo lo sanno bene sia i residenti, sia gli aretini che vivono in altre zone della città e ci invidiano i nostri parchi e i nostri giardini.  Il no all'asilo in quell'area significherebbe, quindi, il no all'asilo a Tortaia. Pertanto sentiamo la necessità di sensibilizzare la cittadinanza sulla strategicità di questo progetto per il quartiere, e chiederemo un incontro all'amministrazione comunale per avere rassicurazioni sulla realizzazione dell'opera." 

Gli strascichi

Le polemiche però si rinfocolano, corrono sui social e non solo. Qualcuno accusa la vicesindaca Tanti di aver provocato la costituzione di un comitato a suo favore, ricordando l'impegno in tempi di elezioni di alcuni membri (ma questo non può essere certo considerata una colpa a prescindere n.d.a.), altri ribadiscono che "anche noi siamo favorevoli alla costruzione dell’asilo per Tortaia ma non alla distruzione del parco." 

"Abbiamo scritto da tempo alla vice sindaca Tanti e all'assessore Casi per un incontro ma ancora non ci hanno risposto" specifica Francesca Luzzi, residente della zona, parte del comitato per l'asilo a Tortaia ma non nell'area verde. "Oltre al fatto che non vogliamo perdere questo parco pubblico, qui abbiamo forti dubbi anche sulla viabilità, sulla mancanza di parcheggi. Come possono queste strade interne ricevere ogni mattina quasi 90 auto che vengono a portare altrettanti bambini all'asilo?"

I lavori del 2016 con l'allora vice sindaco Gamurrini

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