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Via Giotto, Sant'Agostino e Saione: arrivano 6 nuovi vigili di quartiere. In partenza il progetto della Regione

La Regione ha investito 9 milioni in tre anni.

Vigili di quartiere aggiuntivi presto nelle strade di Arezzo. Si concretizza il progetto della Regione che ha messo a disposizione di 15 comuni toscani 9 milioni di euro in tre anni per far fronte alle questioni di seicurezza. Per tutto questo periodo anche in città arriveranno i rinforzi - sei agenti in tutto - che si occuperanno di alcune zone specifiche della città: gli agenti assunti grazie alla Regione prenderanno in carico la zona Giotto-Sant'Agostino, il quartiere Saione e il centro storico

I nove milioni investiti dalla Regione dovranno coprire la spesa per assumere complessivamente ottanta agenti.

"Vigili in più - spiega la Regione in una nota - dedicati esclusivamente a questi quartieri. Le pattuglie a piedi lavoreranno nelle strade e nelle zone più ‘delicate' e, proponendosi come punto di riferimento per i cittadini e per i commercianti; e la spesa per gli stipendi sarà coperta dalla Regione. Nei prossimi giorni saranno firmate le convenzioni con i Comuni, ma molti sono già all'opera nel reclutare il nuovo personale. Un paio di mesi al massimo e saranno tutti pronti a partire" spiega l'assessore alla presidenza della Toscana, Vittorio Bugli.

L'idea era stata lanciata nei mesi scorsi, accanto alla richiesta al Governo di un innalzamento della dotazione organica delle forze dell'ordine, che risulta tuttora insufficiente in Toscana. "Il problema rimane e non era una richiesta strumentale - sottolinea il presidente della Toscana, Enrico Rossi - Vorrei sapere se i ripetuti annunci del ministro dell'interno sull'arrivo di nuovi poliziotti e carabinieri realmente si è tradotto, al netto dei pensionamenti, in un saldo positivo deglii organici delle forze dell'ordine sul territorio".

"Il nostro - conclude Rossi assieme a Bugli - sicuramente è un aumento concreto: un progetto pensato per le realtà più fragili, con solo un annuncio, con ottanta vigili urbani in più".

Nell'elenco figurano così Viareggio, Pisa e Firenze, Massa, Prato, Livorno, Lucca, Pistoia, Grosseto e Arezzo. In tutte queste dieci città sono previste tre coppie di vigili di quartiere distribuite in altrettanti turni giornalieri, a spese della Regione. Sono 675 mila euro in tre anni per Comune. Campi Bisenzio, Pontedera, Sesto Fiorentino, Empoli e Piombino con il sostegno della Regione potranno contare invece ciascuno due coppie di vigili di quartiere al giorno: 450 mila euro per ciascuno la spesa da sostenere dal 2019 al 2021. Gli agenti saranno tutti formati attraverso un corso tenuto dalla scuola interregionale di polizia locale, ente creato anni fa dalla Toscana assieme a Liguria ed Emilia Romagna. La giunta, oltre ad approvare i progetti presentati, ha definito anche la convenzione che dovrà essere firmata con ciascun Comune.

Ad essere impegnati come vigili di quartiere potranno essere i nuovi assunti oppure agenti già in servizio, con però altrettanti vigili a tempo determinato arruolati per sostituirli nei servizi in cui finora erano impiegato. Il saldo dovrà infatti essere sempre positivo. Il progetto prevede un finanziamento per tre anni, dal 2019 al 2021, per aumentare l'organico del personale di polizia municipale da destinare alla polizia di prossimità. Gli agenti dovranno svolgere esclusivamente i compiti di vigili di quartiere e trascorsi i primi tre anni i Comuni si impegnano a proseguire nel progetto fino al 2023, sostenendone integralmente, a quel punto, la spesa.

Città per città, i quartieri presidiati
Nei progetti presentati dai Comuni ed approvati dalla giunta sono state individuate le zone della città in cui andranno ad intervenire i vigili di quartiere. Gli agenti si muoveranno a Viareggio tra piazza Dante (ovvero piazza della stazione), via Mazzini (la via che dalla stazione porta al mare) e piazza Cavour (la zona del mercato). A Livorno saranno sotto controllo l'area del centro, il quartiere Venezia, il Mercato centrale, l'Ospedale e l'Area Mare. A Lucca gli agenti si muoveranno in quelle zone che stanno progressivamente perdendo abitanti, negozi e imprese e in cui si notano piccole aree degradata che creano insicurezza tra i cittadini: Sant'Anna, San Concordio, San Vito, Oltreserchio, Ponte a Moriano, Santa Maria del Giudice. Vigili per strada a Pistoia in piazza della Stazione – Dante Alighieri, piazza Nelson Mandela, Piazza San Francesco, piazza Oplà e piazza Garibaldi. A Pontedera gli agenti saranno destinati al presidio della z ona della stazione, piazza Unità d'Italia e il centro storico. A Sesto Fiorentino il progetto interesserà Quinto Basso, dove immobili e aree in stato di abbandono, oggetto di occupazioni o utilizzate come rifugio, hanno fatto crescere la percezione di insicurezza nei cittadini. Empoli ha scelto il centro storico e il parco di Serravalle. Anche a Grosseto sarà sotto presidio il centro storico, così come a Piombino dove i vigili presidieranno anche in via Petrarca, piazza della Costituzione e piazza Dante Alighieri. Ad Arezzo gli agenti assunti grazie alla Regione prenderanno in carico la zona Giotto-Sant'Agostino, il quartiere Saione e il centro città. A Firenze gli agenti saranno destinati alle strade tra la zona Stazione e l'area di Piazza San Lorenzo, a Prato si muoveranno nelle zone Soccorso, Macrolotto zero, San Giusto, Medaglie d'oro e San Paolo. A Massa il progetto interesserà, oltre al centro storico, anche la zona della Marina; a Campi Bisenzio gli agenti saranno destinati al centro storico e alle zone di San Lorenzo e San Martino, mentre a Pisa il lavoro degli agenti di prossimità si concentrerà soprattutto nelle strade adiacenti la zona della stazione.

Non solo presidio nei quartieri
I vigili di quartiere sono comunque solo uno degli strumenti che la Regione ha deciso di mettere in campo per aggredire il problema della sicurezza, che spesso è anche solo un problema di percezione, visto che crimini e reati da più anni sono in calo. Contrastare degrado e criminalità e rendere le città più sicure necessita di studi, analisi e soprattutto di politiche integrate.

In tre anni la Regione ha distribuito contributi per quasi 3,5 milioni per finanziare sistemi di videosorveglianza a livello locale. Ne hanno beneficiato 228 Comuni e 18 Unioni, 172 progetti in tutto. Con i PIU, i progetti di innovazione urbana, ha finanziato con i fondi Fesr 2014-200 anche otto diversi interventi di riqualificazione urbana per altrettanti Comuni, con un contributo di quasi 44 milioni.

Ci sono poi i progetti speciali sulla sicurezza: cinque finanziati con quasi seicentomila euro alla fine del 2016 (Livorno, Prato, Pisa, Firenze, Lucca) a cui si sono aggiunti poi l'Osmannoro (tra Firenze, Sesto e Campi Bisenzio), Montecatini Terme, Arezzo, Grosseto, Rosignano Marittimo, San Giovanni Valdarno e Poggibonsi. Ad oggi il finanziamento regionale già supera il milione. Si tratta di esperienze di presidio e controllo di vicinato, esempi e modi diversi per ‘aggredire' lo "sballo" notturno e rendere la movida vivibile, progetti di rivitalizzazione di centri storici e di quartieri degradati con una diversa progettazione urbanistica ma anche attraverso animazione culturale e artistica. Un quartiere vissuto, animato da negozi e con piazze che si riempiono di gente, può essere infatti un antidoto al senso di insicurezza percepita se piazze e strade sono deserte ed abbandonate.

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