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"Noi, vittime della discarica di Podere Rota, esclusi dalla Festa del Perdono"

Nota del Comitato Le vittime della discarica di Podere Rota. Il comunicato Il Comitato Le vittime della discarica di Podere Rota voleva partecipare con un proprio gazebo alla Festa del Perdono di Terranuova Bracciolini, così come aveva fatto...

Nota del Comitato Le vittime della discarica di Podere Rota.

Il comunicato

Il Comitato Le vittime della discarica di Podere Rota voleva partecipare con un proprio gazebo alla Festa del Perdono di Terranuova Bracciolini, così come aveva fatto in occasione dell’anno 2011, in appoggio alla mostra fotografica sulla discarica che avevamo allestita nei locali a noi gentilmente concessi dal circolo “Il pane e le Rose”.

Volevamo distribuire materiale informativo e raccogliere firme per la nostra petizione da presentare in Regione per chiedere essenzialmente che siano fatte indagini sanitarie sul territorio e che sia inserito nei piani dei rifiuti la data di chiusura della discarica di podere Rota presunta al 2021.

La nostra domanda di partecipazione è stata respinta, a termini di una modifica del “Regolamento per la disciplina dell’assegnazione degli spazi alle Associazioni no-profit. In occasione della Festa del Perdono e della Festa degli Uccelli”, introdotta da una delibera (unanime!) del Consiglio dell’associazione Pro-Loco di Terranuova - cui compete l’assegnazione - proprio l’anno successivo, il giorno 27 luglio 2012.

La modifica, che sembra quasi volerci chiamare per nome, suona così: “Non saranno accettate le domande che eventualmente pervenissero alla Pro-Loco presentate da partiti politici, comitati di cittadini o movimenti riconducibili a soggetti che notoriamente svolgono attività politica.”

Così, nonostante che alla Festa del Perdono si affermi di voler dare un carattere non biecamente commerciale, ma culturale (e perfino religioso), con la programmazione di eventi musicali, di arte figurativa, sportivi, artigianali, si pretende di tener rigorosamente fuori dalla “cultura” della Festa una delle attività centrali della cultura umana: la partecipazione politica.

Vengono banditi non solo i partiti, ma anche le associazioni spontanee di cittadini legate ad una tematica specifica di rilevanza ambientale. Si tagliano fuori le cittadine e i cittadini che vogliono impegnarsi in un’attività di partecipazione politica dedicata ad un problema specifico e al di fuori dei partiti.

Anche questo è un modo per lasciare che i partiti restino quello che sono sempre più diventati: dei comitati d’affari.

Complimenti al Consiglio della Pro-Loco di Terranuova, e più in generale alle amministrazioni terranovesi.

Il comitato “le Vittime di Podere Rota “

Presidente

A.Battinelli

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