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"No alle aziende pubblico-private per acqua e rifiuti". L'appello del comitato vittime di Podere Rota al Pd

"Il comitato “Le Vittime di podere Rota”, in occasione dell’incontro tra sindaci e segretari del Pd del Valdarno, sulle tematiche sovracomunali di interesse strategico per il nostro territorio, in particolare quello relativo alle partecipate nella...

"Il comitato “Le Vittime di podere Rota”, in occasione dell’incontro tra sindaci e segretari del Pd del Valdarno, sulle tematiche sovracomunali di interesse strategico per il nostro territorio, in particolare quello relativo alle partecipate nella gestione dei servizi essenziali come acqua e rifiuti, si appella al coordinamento Pd del Valdarno, e comunque a tutte le forze politiche del territorio affinché affrontino le questioni nell’interesse della collettività e tenendo conto delle istanze dalla società civile."

L'appello del comitato Vittime di Podere Rota continua e snocciola numerosi argomenti:

"Il primo impegno di chi vuole rappresentare i propri concittadini dovrebbe essere quello di garantire i beni essenziali per la comunità e per far questo , la politica di gestione dei beni comuni e dei servizi essenziali, deve farlo con la massima serietà e correttezza.

Il sistema pubblico/privato adottato nella gestione dei servizi della nostra regione, ha fallito gli obiettivi per cui era nato (più servizi ; minor costo), in Toscana, alle tariffe sui rifiuti fra le più care d’Italia, non corrispondono servizi di pari livello e non si raggiungono gli obiettivi di raccolta differenziata , che è scarsa e fatta male, ben lontana dagli obiettivi Europei e del piano regionale (il 70% al 2020 ed era il 65% al 2012). Di tutte le tonnellate di rifiuti urbani prodotti ogni anno In Toscana, solo il 50% circa viene intercettato dalla raccolta differenziata, e di questa, più del 20 % è da buttare e conferita in discarica. Siamo molto lontani dagli obiettivi di conferimento in discarica (max 10%). Siamo molto lontani dal traguardo del riciclo effettivo (per il Prb 60% nel 2020), (per raggiungere il quale è necessario effettuare una corretta raccolta differenziata fornendo ai cittadini un sistema, un servizio e informazioni adeguati.) Siamo molto lontani dalla realizzazione dell’economia circolare che ad oggi rimane solo un bel concetto europeo. Sono ancora troppi i comuni che non raggiungono le quote di legge di differenziata e che pagano multe salate, le famose ecotasse, riversate sui cittadini." E cosa succede? Secondo il Comitato: "In Valdarno si riversa proprio tutto sui cittadini: tasse, disservizi e una grossa discarica che si fa sentire nell’ambiente circostante con disagi gravissimi per la salute e qualità di vita dei cittadini e che raccoglie da decenni , oltre a tutto quello che non viene differenziato , anche i rifiuti da fuori ambito.

La cosa più assurda è che anche questi cittadini che subiscono i gravi disagi dagli impianti di conferimento e trattamento rifiuti, sono costretti a pagare una ulteriore quota nelle tasse sui rifiuti: la quota per il “disagio provocato” che va al comune sede di impianto a compensazione dei disagi (da noi) arrecati. Al danno anche la beffa.

Come Comitato “Le Vittime di Podere Rota” ribadiamo la necessità di un’alternativa a questo schema misto pubblico-privato, frutto di intese tra politica, grandi multi-utilities e mondo della finanza”, troppo lontano dalle esigenze e dai bisogni della popolazione e dall’ambiente . In questo periodo all'interno del partito, che governa da anni il nostro territorio, e che è l'artefice di questo sistema, si comincia a notare dei disaccordi sia sul sistema gestione che sulle tariffe. Il gestore unico dei rifiuti per l’Ato Sud, 6 Toscana , è un’azienda commissariata, vincitrice di una gara di appalto ventennale su cui pende un’inchiesta giudiziaria , sta gestendo il servizio fra mille problematiche legali e conti in Rosso, il suo sistema non ha mai decollato e non è mai stato troppo apprezzato dagli stessi Comuni, All’assemblea dei sindaci riuniti in Ato Toscana Sud più volte l’atmosfera si è riscaldata discutendo sul legame con Sei Toscana, sulle modalità della raccolta dei rifiuti e sulle tariffe, è stata perfino chiesta una assemblea straordinaria per valutare la possibile uscita dal contratto di servizio. L’ultimo atto significativo sono le dimissioni del suo presidente Roberto Paolini.

Ma Il socio pubblico è inerme, e in minoranza , le quote societarie, un tempo pubbliche, sono passate al socio privato. Così facendo il gestore del servizio pubblico è diventato proprio il “finto privato” che alla fine fa anche il controllore. Invitiamo quindi il coordinamento dei sindaci e dei segretari Pd, complici di questo sistema fallimentare, ad affrontare le questioni nell’interesse della collettività e tenendo conto delle proposte dalla società civile e soprattutto invitiamo tutte le altre forze politiche a formulare proposte innovative in tal senso. Ma soprattutto ci auguriamo che siano ancora tutti concordi e intenzionati a che Podere Rota chiuda nel 2021 e che si comportino di conseguenza."

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