rotate-mobile
Attualità

Multiutility toscana: Firenze approva. Nardella: "Puntiamo ad allargare anche ad Arezzo e altre province"

"Nessuno sarà un socio di serie B" ha aggiunto il sindaco di Firenze dopo che la pratica del nuovo soggetto regionale che dovrebbe occuparsi di acqua, rifiuti e gas è stata approvata in consiglio comunale a Palazzo Vecchio

Firenze maggiore azionista, 65 amministrazioni finora coinvolte, controllo pubblico, quotazione in Borsa, meccanismi di valorizzazione anche di piccoli comuni e mire di espansione verso il resto della Toscana anche ad Arezzo. Queste alcune delle caratteristiche principali della Multiutility Toscana che ieri ha vissuto una tappa fondamentale del suo percorso di nascita e sviluppo. 

Le dichiarazioni di Dario Nardella

Il consiglio comunale di Palazzo Vecchio infatti ieri ha approvato la delibera di 1300 pagine dopo la presentazione dell'assessore Gianassi e le risposte successive del sindaco Nardella. "Ormai il dato è tratto, non possiamo più tornare indietro. E' un grande traguardo per Firenze e per le altre città. Così come per la Toscana: auguriamoci che possano salire a bordo tutti gli altri comuni che ancora non hanno fatto questo passo" ha detto il sindaco di Firenze che partecipa a questo progetto fin dal suo inizio insieme a Prato e Pistoia e ha aggiunto: "puntiamo a tante altre province. Da mesi ci sono contatti avanzati con la realtà senese, quella aretina e della costa. Piano piano, un passo alla volta, vorremmo aprire a tutti, senza che nessuno si senta un socio di serie B. Anzi, nella governance della società garantiremo spazio anche ai soci che arriveranno".

Subito dopo l'approvazione Nardella ha anche spiegato che i vantaggi saranno anche nel "meccanismo di raffreddamento dell'aumento delle tariffe", nella creazione di centinaia di posti di lavoro, nella disponibilità di risorse senza doversi indebitare o farli ricadere sui cittadini e sul rimpiego degli utili nel territorio toscano.

I prossimi passi

L'approvazione della delibera da parte del maggiore azionista di questo nuovo soggetto dà il via a nuovi atti: la fusione in Alia di Acqua Toscana (partecipata pubblica che controlla Publiacqua, Consiag e Publiservizi), la quotazione in Borsa e gli aumenti di capitale previsti sia per i soci pubblici che privati.

Alcune regole

Secondo quanto spiegato sarà garantito sempre il controllo pubblico attraverso un meccanismo che prevede che i soci privati, anche quando le azioni saranno poste sul mercato, non potranno averne più del 5%. Un altro criterio è stato posto per dare voce anche ai piccoli comuni che potranno consorziarsi per superare la soglia del 5% e avere un membro all'interno del consiglio di amministrazione che potrà essere composto da un minimo di 5 fino a un massimo di 21 consiglieri. Gli stessi diritti saranno ad appannaggio anche dei comuni che entreranno successivamente all'attuale momento di fondazione della multiutility toscana. 

E Arezzo?

Nel campo dei rifiuti in provincia di Arezzo opera Sei Toscana (controllata di fatto dal colosso Iren), il sistema idrico è in mano a Nuove Acque (che ha al suo interno Acea), mentre gas ed energia sono espressi attraverso Estra (nella compagine societaria compare Consiag). Alcuni comuni della provincia di Arezzo, soprattutto nel Valdarno, hanno rapporti e partecipazioni in PubliAcqua che è gia coinvolta nel processo di avvio della Multiutility toscana. Alcuni hanno avviato procedure di approvazione dell'adesione a questo nuovo soggetto, altri invece hanno paventato l'idea di uscirne per aderire a Nuove Acque attraverso un confronto con l'Autorità idrica di Ambito. Anche di questo si dovrà occupare la politica e il prossimo nuovo presidente di Nuove Acque che risponderà al nome designato dalla Lega, Carlo Polci. 

"È un tecnico di area, una persona competente - ha spiegato Paolo Enrico Ammirati - è stato scelto il suo profilo per guidare questa importante società che ha da affrontare anche il tema della multiutility toscana."

Già perché quel percorso è già avviato da mesi e Arezzo è in gran parte alla finestra a osservare. O meglio partecipa attraverso incastri dei soci di alcune partecipate (Consiag e Acea ad esempio), ma la politica aretina e lo stesso Ghinelli devono ancora prendere una decisione netta sulla strada da intraprendere. Un tema complicato del quale Arezzo Notizie ha cercato di sviscerare alcuni aspetti con l'intervista al sindaco e la replica del presidente del comitato Acqua Pubblica che citava proprio il caso Nuove Acque. Nel maggio scorso invece in Regione ne è stato tenuto a battesimo il primo step, l'embrione dei primi fondatori.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Multiutility toscana: Firenze approva. Nardella: "Puntiamo ad allargare anche ad Arezzo e altre province"

ArezzoNotizie è in caricamento