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Multa a Nuove Acque, Comitato Acqua Pubblica: " Paghi chi ha sbagliato. L'AIT? Ha controllato poco"

Dura presa di posizione del Comitato Acqua Pubblica che si esprime a 48 ore dalla notizie della sanzione comminata dall'Autorità nazionale per l'energia, il gas ed ila servizio idrico a Nuove Acque per alcune violazioni riscontrate durante il...

Dura presa di posizione del Comitato Acqua Pubblica che si esprime a 48 ore dalla notizie della sanzione comminata dall'Autorità nazionale per l'energia, il gas ed ila servizio idrico a Nuove Acque per alcune violazioni riscontrate durante il procedimento ispettivo portato avanti con il Nucleo Speciale della Guardia di Finanza.

Il Comitato rilegge la deliberà dell'autorità e punta l'attenzione sul passaggio in cui la delibera descrive le violazioni commesse come "sovrastima di costi operativi". Per fare chiarezza sulle possibili ricadute che si possono essere state nelle bollette degli utenti il Comitato ha inoltrato la richiesta di accesso agli atti all'Autorità Nazionae e intende chiamare a rispondete l'AIT per insufficiente controllo. Infine ribadisce che non siano i cittadini a pagare la multa di 114.000 €.

A proposito della sanzione da 114.000 euro comminata dall'Autorità nazionale competente in materia di tariffe (AEEGSI) a carico di Nuove Acque SpA, quest'ultima fa sapere che “si tratta di rilievi formali senza alcun impatto sulla tariffa applicata alla clientela e che non implicano un mancato rispetto dei regolamenti in vigore”.

Ad essere ingenui si potrebbe prendere per buona questa dichiarazione e assolvere ipso-facto i responsabili della società di gestione e quanti con loro hanno reso possibile la violazione delle disposizioni in materia di regolazione tariffaria del servizio idrico, volte ad assicurare l'effettività e la certezza del sistema tariffario stesso.

Noi riteniamo invece che il provvedimento dell'Authority non si limiti affatto a sanzionare errori formali, ma metta in evidenza come nella determinazione delle tariffe 2012 e 2013 ci sia stata una sostanziale sovrastima dei costi operativi, oltre alle inosservanze procedurali e all'erroneità delle informazioni trasmesse (che peraltro non ci sentiamo di considerare del tutto involontarie) riguardo al computo delle somme pagate ai Comuni dal 2012 al 2015 per canoni di concessione e rimborso rate dei mutui.

Siamo pertanto convinti che "sovrastima di costi operativi" e contabilizzazioni di oneri impropri nei costi d'esercizio abbiano inciso e tuttora incidano sulla determinazione degli incrementi tariffari che ogni anno i cittadini sono chiamati a sopportare.

Per questo ci siamo determinati ad inoltrare richiesta di accesso agli atti all'Autorità nazionale e chiamare a rispondere l'Autorità Idrica Toscana per l'insufficiente attività di controllo e verifica esercitata sui dati forniti dalla società di gestione prima di validarli e farli validare anche dai Sindaci, con i noti effetti deleteri sulle bollette degli utenti: tariffe esose e crescenti.

Ribadiamo inoltre il nostro rifiuto ad accettare che l'onere della sanzione venga caricato sui costi di gestione e conseguentemente scaricato sulle bollette dei cittadini. Paghi di tasca propria chi ha sbagliato: lo stato maggiore di Nuove Acque, i dirigenti dell'Autorità di ambito, i Sindaci o i loro delegati. Non i cittadini

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