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Attualità Giotto / Viale Luca Signorelli

Nuovo locale della movida in via Signorelli. I residenti scrivono al sindaco: "Dovrà chiudere alle 21"

Ancora prima dell'apertura ufficiale, gli abitanti della zona si sono detti preoccupati per le possibili ripercussioni sulla quiete del quartiere. "Aperture fino a mezzanotte? No grazie"

“Movida sì ma non nelle zone residenziali”. A chiederlo al sindaco, questa volta, sono i residenti di via Signorelli che, in seguito all’annuncio riguardante l’apertura di un nuovo locale nell’area dei giardinetti a ridosso delle mura, intendono mettere i punti sulle “i” così da scongiurare eventuali episodi di disturbo della quiete pubblica.

Ma facciamo un passo indietro. Recentemente Marco Grotti, celeberrimo signore del divertimento after e pre dinner ad Arezzo, ha dato conto alla stampa l’intenzione di avviare una nuova attività. Nello specifico, come riportato su La Nazione del 29 marzo, insieme all’amico Stefano Tricca prenderà in gestione il chiostro che si trova lungo via Signorelli, a ridosso dei giardini pubblici dove si affacciano le mura di Trento Trieste. Qui, come già accaduto ai Bastioni, piazza San Francesco e via Guido Monaco, aprirà un suo locale con l'intendo di farlo diventare il nuovo punto di ritrovo degli aretini. Il tutto insistendo su un'area che, sebbene vicinissima al centro storico, fino ad oggi è rimasta fuori da circuito "classico" dell'Arezzo by night.

Missione che però ha già fatto drizzare le antenne ai residenti che, preventivamente, hanno inviato una lettera al sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli. A farsi portavoce della questione è Giuseppe Ricci, ex direttore generale della Asl 8 nonché abitante di via Signorelli.

Lettera inviata al sindaco di Arezzo

"C'è di peggio al mondo ma non per questo occorre far finta di niente. Lei sindaco ha dichiarato di "non volere trasformare Arezzo in un dispenser di spritz e vodka Martini" e qualcuno le ha pure creduto. Si dà il caso che in via Signorelli sarà aperto a giorni il Chiosco da parte del noto Marco Grotti, con la promessa da parte dello stesso di portare la "movida" con aperture almeno fino a mezzanotte. Se questo accadrà le lascio immaginare la reazione dei residenti", si legge.

E poi l'appello a Ghinelli: "Ha la possibilità di ridurre il danno quantomeno determinando l'orario di apertura e chiusura che non deve assolutamente procrastinarsi oltre le ore 21. Nessuna iniziativa può essere ammessa e nessuna autorizzazione deve essere concessa se la stessa determina il disturbo della quiete pubblica. Questa lettera aperta, ne sono certo, farà l'effetto dell'irrigazione alle statue di marmo o del massaggio alla gamba di legno, pur tuttavia valga come prima reazione a questa iniziativa".

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