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Addio Mauro Galantino, progettò il Centro Scolastico di San Giovanni Valdarno

Il ricordo fatto dell'ingegner Giovanni Cardinali, consulente di Confindustria Toscana Sud per le infrastrutture strategiche

Riceviamo e pubblichiamo un ricordo di Mauro Galantino, morto nelle scorse ore, da parte dell'ingegner Giovanni Cardinali, consulente di Confindustria Toscana Sud per le infrastrutture strategiche.

Il ricordo di Mauro Galantino fatto da Giovanni Cardinali

Mauro Galantino è venuto a mancare l’11 maggio.

Perdo un grande amico con il quale ho condiviso buona parte della mia vita professionale. Siamo rimasti in contatto dal 1987, quando ci siamo conosciuti presso lo studio del prof. Gregotti a Milano, entrambi impegnati nella progettazione del Centro Scolastico di Arezzo, innovativa impostazione architettonica in mattoni a faccia vista come “una zolla di terra in un prato verde”.

La collaborazione in un clima di amicizia e di condivisione di idee è proseguita con la progettazione del Centro Scolastico di San Giovanni Valdarno, pensato per avvolgere e rendere marginale un primo banale edificio dell’Itis: un grigio prefabbricato, tipico dell’architettura di emergenza scolastica degli anni ottanta, poi abbandonata dalla provincia di Arezzo negli anni successivi grazie proprio ai miei contatti con Vittorio Gregotti e Mauro Galantino.

Mauro è stato docente presso la scuola di architettura di Ginevra, all’università di Girona, alla facoltà di architettura di Strasburgo, di Paris Belleville, al Politecnico di Losanna e, infine, all’Università Iuav di Venezia.

Ha progettato soprattutto chiese e scuole. Apprezzate anche le sue opere in Cina, dove a Shanghai ha realizzato il fronte canale residenziale della città di fondazione di Pujiang, con 450 alloggi; a Parigi ha realizzato la Chiesa Des Lilas, frutto di un concorso. Altre opere importanti: a Milano ha curato lo sviluppo del complesso City Life in Porta Domodossola e la sede di Costacurta profilati, a Montebelluna un centro scolastico, a Firenze ha disegnato un lotto nel piano dell’Immobiliare Novoli in attesa di realizzazione, a Venezia il parco di ingresso alla città. Ha partecipato, ottenendo riconoscimenti, a numerosi concorsi internazionali.

Con Patrizia ricordo un uomo dolcissimo, sempre ironico, quasi distaccato dalla quotidianità per pensare a luoghi dove tutti possano star bene.

Un abbraccio forte a Laura e al figlio, ricordando con nostalgia i tanti incontri gioiosi nella loro bella casa di Milano o presso di noi, in campagna, nei Monti del Chianti. Si accumulano tanti ricordi su questi incontri, uno in modo particolare: una sera d’estate decidiamo di rivedere tutti insieme un film fra i più noti della storia del cinema: “La corazzata Potemkin” di Ejzenstein, che Fantozzi aveva definito “una boiata pazzesca” e che riporta il massacro zarista ad Odessa nel 1905. Tutti quanti abbiamo pensato ad un fermo immagine sulla scena della scalinata, progettata da un architetto italiano nel 1815.

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