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È morto Gino Strada. Il legame con Arezzo Wave e Casa del Vento. Lanzi: "Il pacifismo perde il suo più grande personaggio"

La figlia Cecilia ha appreso la notizia salvando vite nel Mediterraneo dei migranti: "E' quello che mi hanno insegnato mio padre e mia madre"

"Il pacifismo perde il suo più grande personaggio". C'è grande commozione nelle parole di Luca Lanzi, musicista aretino e componente storico della band Casa del Vento, in seguito alla scomparsa di Gino Strada, fondatore di Emergency. Una perdita enorme, inattesa e che ha spiazzato l'Italia che, incredula, ha appreso della morte di quell'uomo che definiva sé stesso non pacifista ma "uno contro la guerra".

Insieme alla moglie Teresa Sarti nel 1994, Strada diede vita ad un progetto straordinario con pochissimi precedenti analoghi. La sua Emergency nacque proprio dal desiderio di rendersi utile, di fare la cosa giusta mettendosi al servizio di chi ogni giorno vede negarsi i diritti più basiliari. Lui medico, filantropo, attivista e difensore della civiltà, secondo quanto si apprende dalle agenzie di stampa, avrebbe perso la vita in Normandia a 73 anni per cause ancora non rese note.

La figlia ha appreso la notizia salvando vite nel Mediterraneo dei migranti

"Amici, come avrete visto il mio papà non c'è più. Non posso rispondere ai vostri tanti messaggi che vedo arrivare, perché sono in mezzo al mare e abbiamo appena fatto un salvataggio. Non ero con lui, ma di tutti i posti dove avrei potuto essere...beh, ero qui con la ResQ - People saving people a salvare vite. È quello che mi hanno insegnato mio padre e mia madre" scrive su Facebook Cecilia Strada, figlia del fondatore di Emergency, e a sua volta ex presidente dell'Ong. "Vi abbraccio tutti, forte, vi sono vicina, e ci sentiamo quando possiamo".

"Nessuno se l'aspettava. Siamo frastornati e addolorati. E' una perdita enorme per il mondo intero. Ha fatto di tutto per rendere migliore il mondo. Ci mancherà tantissimo". Sono le parole di una commossa Rossella Miccio, presidente di Emergency. 

Eugenio Giani (presidente Regione Toscana) - "Un uomo che si è da sempre donato agli altri e che sicuramente mancherà a molti di noi. Grazie per ciò che ha fatto qui sulla terra, riposa in pace. Gino Strada con il suo impegno ha tolto il velo a ogni guerra mostrandocela attraverso il volto e le sofferenze delle vittime civili. Ma attraverso Emergency  ha realizzato ospedali che sono una straordinaria risorsa sanitaria nelle zone più difficili del pianeta, ospedali che danno risposte fondamentali a tante persone ferite, ma che  rappresentano anche un fondamentale presidio di umanità”.

Le reazioni

Innumerevoli i messaggi di cordoglio arrivati in seguito alla scomparsa di Strada. Tra questi anche quelli di tanti artisti aretini che hanno collaborato con lui per progetti e manifestazioni in favore della ong.

Luca Lanzi (Casa del Vento)"In questo momento sono intristito. Il pacifismo perde il suo più grande personaggio dei tempi recenti (insieme alla moglie Teresa Sarti scomparsa nel 2009). Tramite Emergency abbiamo incontrato nel 2010 a Firenze Patti Smith con la quale abbiamo stretto un'importante collaborazione. Siamo stati tra le band che hanno suonato al ventennale dell'organizzazione a Milano. Ricordo che una mattina gli detti un passaggio fino al PalaTrussardi di Milano, durante il viaggio parlammo di molte cose tra cui della vita qua ad Arezzo. Lui mi chiedeva spesso come come funzionano le cose qua. A Gino e Teresa dedicammo la canzone Seeds in the wind e facemmo un cd con Patti Smith con lo stesso titolo per finanziare Emergency con il supporto del quartetto Euphoria della Marna Fumarola. Sua figlia Cecilia per noi è una di famiglia. Ho imparato tanto da loro. L'incontro con Gino e la sua ong ha rappresentato un motivo di crescita politica e culturale incredibile. Ci hanno ricordato come ogni singolo individuo sia importante e insegnato ad essere radicali, sempre, facendone un punto di forza. Emergency, Gino, Teresa e Cecilia mi hanno fatto comprendere l'importanza di non accettare compromessi e a non andare contro i miei principi morali, etici e politici. Gino era un medico come tanti ma ha scelto di lasciare tutto per creare Emergency attraverso la quale ha dato un senso alla sua vita migliorando il mondo. Sanità di qualità gratuita per tutti, un messaggio bellissimo del quale lui si è sempre fatto portavoce".

Francesco Moneti - (Modena City Rambles)Francesco Moneti Gino Strada

Mauro Valenti (Arezzo Wave) - Il legame tra il Love festival, il suo patron e Emergency è sempre stato particolarmente forte. Tra le varie collaborazioni c'è quella che ha visto, nel 2004, la fondazione Arezzo Wave attiva per la raccolta fondi con la quale è stata costruita una sala operatoria in Afghanistan. "Per me - specifica Mauro Valenti - quello è stato uno dei momenti più belli e gratificanti di Arezzo Wave. Sono orgoglioso di aver aiutato a reperire risorse che sono state utilizzate per una così importante causa. Ricordo molto bene il 2004 perché è stato l'anno del nostro 18esimo compleanno e il decimo della ong. In quella edizione siamo riusciti a raccogliere 75mila euro, anche grazie al contributo di importanti artisti quali Jovanotti, Celentano e Manara, che sono serviti a creare una sala operatoria dove sono stati effettuati oltre 30mila interventi. Qualche anno fa la stessa Cecilia Strada mi diede conto di questo aspetto e ne fui molto felice. Negli anni non sono mai mancate altre iniziative in cui abbiamo voluto legare il nome della fondazione a quello di Emergency come nel 2017 quando con l'esposizione Comicswave, ospitammo i lavori alcuni dei migliori fumettisti e illustratori italiani che ritrassero gli artisti che negli anni si sono alternati sul palco del Love Festival. I disegni vennero venduti all'asta e il ricavato andò a sostegno di alcuni progetti di Emergency".

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Archivio dei Diari di Pieve Santo Stefano - Caro Gino, la notizia della tua scomparsa arriva feroce e inaspettata. Sei stata una delle figure più importanti che ha ispirato il lavoro e la professionalità di moltissime persone che ogni giorno si battono per il bene comune. Il racconto delle tue gesta e del tuo impegno, simbolo del grande lavoro svolto da Emergency, sono custodite nel nostro Archivio, all’interno delle pagine che narrano il racconto giornaliero dell’Afghanistan, a un mese dall’attacco alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001, del noto vignettista e amico Vauro. Nel 2002 sei stato ospite del Premio Pieve e in quel contesto hai saputo incantare la platea con il tuo grande coraggio e inestimabile forza. Non ti dimenticheremo mai.

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