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Bassetti e il decreto Salvini: "Preoccupante l'abrogazione del permesso di soggiorno per motivi umanitari"

"Nessuno può pretendere che la Chiesa dica quel che dice il sociologo o il politico: come pastori ci interessa la solidarietà tra le persone e l’integrazione", sono le parole che Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia, amato e stimato dagli...

"Nessuno può pretendere che la Chiesa dica quel che dice il sociologo o il politico: come pastori ci interessa la solidarietà tra le persone e l’integrazione", sono le parole che Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia, amato e stimato dagli aretini che lo ricordano sempre vescovo della città, oggi nelle vesti di presidente della Conferenza episcopale italiana, ha pronunciato esprimendo preoccupazione per alcune misure restrittive annunciate nel Decreto sicurezza voluto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Bassetti ha spiegato di non aver "ancora approfondito, e del resto deve essere ancora approvato dal presidente della Repubblica, ma mi preoccupa un po’ l’abrogazione, o la riduzione, del permesso di soggiorno per motivi umanitari, che rischia di esporre tante persone a un futuro incerto, come pure l'espulsione dopo il primo grado di condanna, che mi pare non è proprio secondo Costituzione".

"Lo dico a pelle – ha detto Bassetti al quotidiano La Stampa – perché non ho avuto il tempo di leggerlo, per ora in fondo è una bozza e si possono fare osservazioni" e "anche quelle della Chiesa possono essere utili". Le perplessità di Bassetti sarebbero legate al fatto che il decreto "toglierebbe ai prefetti e ai giudici la discrezionalità nel riconoscere la protezione umanitaria" e sull'ampliamento del numere reati per il diniego della protezione.

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