Un auditorium dove fare e ascoltare musica, spazi per le band, studi di registrazione, aule per lo studio e per l’approfondimento. Un progetto magnifico che promette di trasformare l’ex mercato ortofrutticolo in una cittadella della musica. Sebbene sulla carta tutto sia già stato definito e pianificato, al momento, rimangono ancora in sospeso i termini relativi all’avvio della trasformazione fisica.

Il destino di questa area, situata in via Pisacane nel quartiere di Pescaiola, periferia di Arezzo, è stato oggetto di approfondimento durante l’ultima seduta del consiglio comunale, dove, dai banchi dell’opposizione, sono stati richiesti chiarimenti all’assessore Alessandro Casi circa tempistiche, manutenzione e messa in sicurezza.

“Negli anni - spiega Alessandro Caneschi, consigliere Pd e firmatario insieme al collega Giovanni Donati dell’interrogazione - abbiamo chiesto affrontato questo tema decine di volte nel tentativo di comprendere meglio tempi e modalità. L’ultimo spunto è arrivato in questi ultimi giorni poiché, in seguito al maltempo che si è abbattuto sulla città, le coperture di lamiera presenti nell’area dell’ex mercato sono saltate finendo lungo la strada. Non è successo nulla ma, è evidente, che la struttura rappresenta un potenziale pericolo. Fortuna ha voluto non transitassero pedoni o auto. Chiediamo dunque, in attesa dell’inizio dei lavori per la cittadella della musica, quali interventi sono previsti per la messa in sicurezza della zona”.

Pronta la replica da parte dell’assessore Casi il quale ha ricordato che attualmente è in corso una perizia di variante per una modifica del progetto riguardante la distribuzione degli spazi interni. “Come scadenze - ha detto l’amministratore - cito il dicembre 2023 per i lavori sugli immobili attuali e il dicembre 2024 per l’auditorium. Per quanto riguarda i problemi emersi con l’ultimo evento atmosferico, a seguito degli avvenuti sopralluoghi dei tecnici, stiamo studiando alcuni interventi di manutenzione”.

L’area, tremila metri quadrati di superficie, sarà riqualificata con un investimento di 2 milioni di euro, fondi provento di bando regionale, e verrà affidata nella gestione alla 12 Bars srl società composta appunto, da dodici realtà tra cui spiccano i nomi dei Negrita, Woodworm e Mengo. Obiettivo e destinazione d’utilizzo: la creazione di una filiera della musica live e rock.