Mercato delle Pulci sul piede di guerra, Ciarpaglini: "Fonderemo una nuova associazione di categoria"
"Viste le ricorrenti polemiche, abbiamo deciso di fondare una nuova associazione di categoria, che coinvolga i negozianti, i cittadini e anche le onlus. In modo tale da poter essere presenti ai tavoli cittadini senza chiedere cifre assurde agli associati e per decidere insime cosa fare".
Circa settecento espositori, 3mila persone coinvolte tra le bancarelle e oltre 30mila visitatori. Sono i numeri del Mercato delle Pulci, numeri in ascesa, numeri che gli organizzatori sperano di replicare domenica prossima quando presso Arezzo Fiere si svolgerà una nuova edizione.
"Siamo tanti - dice Silvia Ciarpaglini - tantissimi e a questo punto, viste le ricorrenti polemiche, abbiamo deciso di fondare una nuova associazione di categoria, che coinvolga i negozianti, i cittadini e anche le onlus. In modo tale da poter essere presenti ai tavoli cittadini senza chiedere cifre assurde agli associati e per decidere insime cosa fare".
L'iniziativa prende le mosse dall'ultimo affondo targato ConfesercentI: con una lettera del direttore Mario Checcaglini al presidente Andrea Boldi l'associazione di categoria ha chiesto la limitazione ad una sola edizione all’anno del Mercato.
"L'idea di fondare un'associazione - spiega Ciarpaglini - è maturata da tempo, ma dopo le pesanti affermazioni di ieri abbiamo deciso di stringere i tempi. Il Mercato delle Pulci ha ormai una grande portata. Da parte delle istituzioni purtroppo è ancora considerato alla stregua di una sagra paesana, tanto è vero che non abbiamo contributi importanti per la promozione, come invece lo hanno altri eventi. Da parte delle categorie non c'è mai stata apertura, non è stata capita l'importanza della sharing economy".
Eppure l'indotto è notevole, gli organizzatori parlano di 300mila euro: "Purtroppo non è stata capita l'opportunità che offre la nostra esperienza. Molti commercianti che lavorano nelle periferie si sentono dimenticati: nel padiglione invece ritrovano il contatto con la gente e ricreano un circuito positivo".