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Stop ai mercati all'aperto e sì alle consegne a domicilio. Le disposizioni del sindaco Vadi

Per i bar, i ristoranti e i laboratori artigianali di produzione di alimenti e bevande è consentita la consegna a domicilio anche al di fuori dell’orario di apertura

A seguito del decreto della presidenza del consiglio dei ministri del 9 marzo, che contiene misure per contrastare e contenere sull’intero territorio nazionale la diffusione del virus Covid-19, l’amministrazione comunale di San Giovanni Valdarno, con una ordinanza, ha deciso di adottare, nel territorio municipale, una serie di misure al fine di raggiungere questo obbiettivo.

Poiché il commercio su aree pubbliche effettuato, sia in mercati all’aperto che in forma itinerante, non consente, alle condizioni attuali, la possibilità di contingentare il numero dei frequentatori e, quindi di garantire il rispetto delle misure indicate nel decreto, è stato deciso di sospendere fino al 3 aprile tutti i mercati che si effettuano nel territorio comunale. Allo stesso modo sono sospese tutte le attività di commercio itinerante, ad eccezione della vendita effettuata presso il domicilio del consumatore. Per i bar, i ristoranti e i laboratori artigianali di produzione di alimenti e bevande è consentita la consegna a domicilio anche al di fuori dell’orario di apertura stabilito dal Decreto del 9 marzo 2020, come specificato anche dalle FAQ del Governo del 10 di marzo. 

“Non è stato semplice prendere simili decisioni - ha dichiarato Valentina Vadi, sindaco di San Giovanni Valdarno - ma la situazione attuale impone, in condizioni di estrema emergenza, di ricorrere a queste misure restrittive, così come contenute nel Decreto del 9 Marzo che equipara anche la nostra regione al Nord Italia e al resto del paese. Siamo consapevoli che queste restrizioni, insieme a tutte le altre previste dalla normativa nazionale, produrranno un danno economico importante a chi vive di queste attività. Chiediamo, pertanto, al Governo e alla Regione di mettere in atto provvedimenti per sostenere gli enti locali perché, finita l’emergenza, possano i Comuni essere di supporto alle attività commerciali e produttive e alle famiglie. Noi faremo la nostra parte per essere vicini e sostenere i nostri cittadini, ma abbiamo bisogno dell’aiuto del Governo e della Regione”.

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