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Comitato mense: "Non cerchiamo lo scontro, vogliamo spiegare il no al centro unico di cottura"

Torna a farsi sentire il gruppo di genitori che è contrario alla proposta del centro unico di cottura.

Il comitato "Giù le mani dalle mense" torna far sentire la propria voce con una nota stampa nella quale spiega di voler illustrare i motivi che hanno portato alcuni genitori a dire no al centro unico di cottura.

La nota rilasciata giovedì dall’assessore Tanti chiama apertamente in causa le ragioni del comitato; quindi, nostro malgrado, ci sentiamo obbligati a rispondere. Potremmo raccogliere la provocazione e avvitare la discussione in una polemica senza sbocchi propositivi. Potremmo sottolineare che questo tentativo di delegittimazione ci ferisce e che l’assessore è ampiamente informata del fatto che il nostro obiettivo non è mai stato quello di dimostrare che tutti i cittadini la pensano in un determinato modo; ma quello di suggerire, per una questione tanto delicata e complessa, un processo decisionale partecipato aperto anche al contributo di un comitato scientifico autorevole da nominare congiuntamente.

Potremmo insistere ricordando che il modello del project financing, introdotto nel piano triennale delle opere pubbliche, è la prova lampante che l’Amministrazione intende sottrarsi alle responsabilità nei confronti delle generazioni di giovani aretini presenti e future.

Ma il botta e risposta a distanza così come lo scontro con le istituzioni non ci interessano. Tuttavia una cosa la vogliamo ribadire: la nostra città merita un governo coraggioso, capace di non piegarsi alle logiche di razionalizzazione della spesa e di risparmio, orgoglioso di mettere i bambini al centro della propria azione politica.

In attesa del momento in cui l’assessore sarà pronta a spiegarci perché intende accettare un finanziamento di 4 milioni di euro da parte di una multinazionale, interessata al margine di guadagno e all’utile, al costo di una concessione ventennale di un servizio primario; accettiamo ancora una volta le dinamiche che ha messo in moto e ci apprestiamo ad inviarle il seguente messaggio al numero 345 0800400:

Chiediamo all’assessore Lucia Tanti di rinunciare alla formula del project financing per la realizzazione del un centro unico di cottura in quanto tale procedura, trasferendo agli investitori privati tutte le responsabilità legate al progetto, priverebbe i bambini aretini delle dovute garanzie di qualità e controllo che negli appalti tradizionali vengono assunti direttamente dalle amministrazioni.”

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