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"Medicina nucleare declassata", l'allarme del Calcit che si appella a sindaco e istituzioni

"La Medicina nucleare di Arezzo declassata da Unità Operativa Complessa ad Unità semplice". Il grido d'allarme arriva dal Calcit di Arezzo e riguarda un servizio che dispone della Pet-tac acquistata nel 2005 dal Calcit di Arezzo con i soldi dei...

"La Medicina nucleare di Arezzo declassata da Unità Operativa Complessa ad Unità semplice". Il grido d'allarme arriva dal Calcit di Arezzo e riguarda un servizio che dispone della Pet-tac acquistata nel 2005 dal Calcit di Arezzo con i soldi dei cittadini e che esegue circa 1700 esami all’anno (500 circa da fuori provincia e regione).

"Una decisione razionalmente immotivata - prosegue il Calcit in una nota -, dopo oltre 5 anni che era stato indetto un Bando di concorso pubblico per individuare il nuovo direttore e continuamente rinviato, fino alla revoca nei mesi scorsi. Adesso il declassamento ad Unita’ semplice (il direttore non verrà individuato per concorso ma semplicemente nominato ed il rischio concreto che piano piano il servizio venga depotenziato: meno personale, meno investimenti etc…). Vogliamo assolutamente contrastare questa decisione e chiediamo alla Direzione aziendale di correggerla riportando ad Unità Complessa la Medicina nucleare di Arezzo: un servizio che è fondamentale nel percorso della lotta contro i tumori ed unico per tutta la provincia di Arezzo".

"La nostra richiesta - prosegue il Calcit - si basa su dati obiettivi e verificabili: nessun’altra città dell’Azienda Usl Sud Est dispone della PET-TAC (pagata 2 milioni di euro dai cittadini di Arezzo), e nessuno esegue il numero di esami che effettua la Medicina nucleare di Arezzo. Il reparto inoltre risulta essere tra i migliori in Toscana ed in Italia, disponendo di locali a norma, tecnologie all’avanguardia, dati di produzione adeguati e personale che in questi anni ha contribuito con impegno e professionalità alla crescita ed al consolidamento del servizio. Riteniamo questa decisione sbagliata e penalizzante per il nostro territorio ed invitiamo il Sindaco di Arezzo e tutti gli eletti con i voti dei cittadini che ricoprono ruoli istituzionali, a fare tutto quanto necessario presso la Direzione Aziendale della Usl, presso la Regione Toscana e presso il Ministero della salute.

"I cittadini di Arezzo - conclude il Calcit - hanno sempre dimostrato di partecipare attivamente e concretamente alla gestione della Sanita’ Pubblica , riconosciuto come valore sociale e morale dal Consiglio comunale fin dai primi anni di attività del Calcit, costruendo interi servizi a favore dei malati oncologici e non oncologici, e non intendono vedere compromesso il lavoro svolto con sacrificio e senso civico ininterrottamente dal 1978 ad oggi".

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