Messaggio di pace dal matrimonio di Cavriglia: la sposa è russa, la sua testimone è di Kiev
Lunga riflessione del sindaco che ha celebrato il matrimonio: "Auguri a Franco ed a Galina per una vita piena d'amore. Auguri a Galina e Liliia perché dell’esempio della loro amicizia i potenti del mondo facciano tesoro"
Un matrimonio con un significato particolare, un momento emozionante che non ha lasciato indifferente nemmeno colui che l'ha celebrato, il sindaco di Cavriglia Leonardo Innocenti O Sanni. I lunghi giorni della guerra d'invasione della Russia in Ucraina hanno trovato un messaggio di pseranza e di dialogo in provincia di Arezzo. E' lui stesso a raccontarlo.
"Da un mese a questa parte non dormo quasi più la notte. Mille pensieri mi passano per la testa, non riposo, mi sveglio angosciato come tutti e osservo smarrito in tv le notizie che arrivano dal fronte ucraino. La guerra nel cuore d'Europa mi lascia senza respiro. Aspetto con speranza e trepidazione notizie di cessate il fuoco, di tregue, di negoziati di pace, ma ancora purtroppo la diplomazia internazionale non riesce a trovare una soluzione a questo dramma che si sta consumando sotto gli occhi del mondo.
Oggi però (ieri ndr) un raggio di sole ha squarciato il pomeriggio; voglio raccontarvi una breve storia che mi ha fatto emozionare e nel contempo ritrovare ossigeno, respiro, speranza, un'ora di pace. Ho avuto infatti l'onore di sposare questo pomeriggio nella Sala del Consiglio Comunale di Cavriglia l'amico Franco Pampana con la sua dolce consorte Galina Karpovich, cittadina russa nata a San Pietroburgo. Mentre celebravo il rito era fortissima l'emozione di tutti. Ma in questo pomeriggio assolato d'inizio primavera, tra amici e parenti, c’era qualcosa di speciale nell’aria: due occhi erano più commossi di tutti gli altri, quelli di Liliia Vegera, testimone di nozze della sposa oggi italiana ma originaria di Kiev.
Mentre parlavo il mio sguardo fisso sull'amore degli sposi si è per un attimo fuso involontariamente alle immagini della capitale ucraina distrutta dalle bombe: i palazzi dilaniati, i feriti, i civili morti, le donne stuprate, i carri armati russi che devastano una terra libera e indipendente.
Ho pensato all'amicizia così profonda e così forte che lega queste due donne così vicine in questa Sala Comunale e per ragioni politiche adesso purtroppo così lontane, Galina e Liliia, di provenienza russa ed ucraina, al loro dolore reciproco nel vedere due nazioni sorelle gemelle l’una contro l’altra, in un momento storico in cui la Russia sta tentando di annientare e sottomettere l'Ucraina.
Mi è balzato alla mente il senso del romanzo Il bambino con il pigiama a righe di John Boyne, che ha ispirato l'omonimo film. Il libro, pubblicato nel 2006 e tradotto in 32 paesi, racconta dell'amicizia tra un bambino tedesco e uno ebreo. Per la gente comune un’amicizia senza filtri è ancora possibile, l’uguaglianza tra due esseri umani è ancora un valore fondamentale per fortuna e questa piccola grande storia ne è la dimostrazione.
Assistere impotenti a questo dramma che si consuma nell’Europa dell’est fa malissimo al cuore; ma vedere, come oggi pomeriggio, che il legame tra gli esseri umani, la gente comune, di due diverse nazionalità oggi belligeranti, è più forte del potere politico e delle volontà folli di pochi oligarchi o di uno solo, è una speranza per tutti, nessuno escluso. Anche per noi che osserviamo inermi questa tragedia.
Galina e Liliia sono il simbolo che un mondo diverso è possibile, che non esistono confini politici e distanze economiche tra due amiche o tra due persone che si amano. Infondo siamo sulla terra solo per questo, per provare a costruire la pace attraverso il bene. Qualsiasi esso sia e in qualsiasi forma si presenti. E finché esisteranno anime come quella di Galina e Liliia, possiamo sperare davvero in un futuro migliore di quello che stiamo vivendo. Auguri a Franco ed a Galina per una vita piena d'amore. Auguri a Galina e Liliia perché dell’esempio della loro amicizia i potenti del mondo facciano tesoro."