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Mascherine chirurgiche: 24mila in arrivo a San Giovanni Valdarno. Il sindaco: "Usatele solo per necessità primarie"

L'amministrazione insieme ad altri comuni del Valdarno aretino, ha proceduto all’ordine di 14.000 mascherine chirurgiche che saranno distribuite alla cittadinanza. A queste si sommeranno le 10.000 provenienti dalla Cina

Per contrastare la diffusione del virus Covid-19 e mettere in sicurezza la cittadinanza, il comune di San Giovanni Valdarno ha intrapreso diverse tipologie di interventi. Alla sanificazione stradale e delle aree pubbliche iniziata nelle scorse settimane ad opera di Sei Toscana, si aggiunge la distribuzione dei dispositivi Dpi alla cittadinanza. 

L'amministrazione insieme ad altri comuni del Valdarno aretino, ha proceduto all’ordine di 14.000 mascherine chirurgiche che, arrivate a destinazione, saranno distribuite alla cittadinanza. A queste si sommeranno le 10.000 provenienti dalla Cina donate da un imprenditore sangiovannese. Anche altre realtà del territorio si sono attivate per aiutare concretamente la comunità: 100 mascherine sono state donate da Confezioni Bilò di Levane - Bucine, 500 quelle fornite dall’associazione San Giovanni Lab.

Nei giorni scorsi il sindaco ha fatto pervenire alla Prefettura di Arezzo una richiesta per la fornitura dei Dpi da distribuire alla cittadinanza, richiesta che è stata accolta e della quale si attendono gli sviluppi. 

"Le mascherine chirurgiche - spiegano dall'amministrazione - sono da indossare in occasione delle uscite dalla propria abitazione, che devono essere limitate alle sole motivazioni di lavoro, a necessità primarie o urgenti motivi di salute e assistenza a persone fragili: non possono diventare un pretesto per uscire di casa. Ogni nucleo familiare riceverà i dispositivi Dpi, ed il quantitativo consentirà di fare due distribuzioni a distanza di qualche settimana. La distribuzione sarà effettuata, a titolo gratuito, da Poste Italiane, grazie ad un progetto pilota e sperimentale che sarà messo in atto per la prima volta nel nostro comune. Prosegue, poi, il coordinamento con la protezione civile che ci consente di fornire le mascherine chirurgiche alle attività o alle associazioni che continuano ad essere attive nel comune e che svolgono mansioni che le espongono a contatti frequenti con il pubblico. Alla rsa Masaccio e ai medici di medicina generale, le mascherine vengono consegnate dalla direzione di zona distretto".

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