In marcia controvento. L’arcobaleno sulle spalle, gli striscioni stretti tra le mani. Sono migliaia gli studenti che questa mattina si sono dati appuntamento al parcheggio del centro commerciale Setteponti di viale Amendola per marciare l’uno di fianco all’altro fino a Rondine, la cittadella della pace. Una giornata straordinaria dove i veri protagonisti sono valori universali di fratellanza e rifiuto di ogni violenza. Lo “stop alla guerra in Ucraina” questa volta arriva proprio dai più giovani, gli studenti delle scuole superiori dell’Aretino. Loro, insieme allo studentato internazionale di Rondine, hanno scelto questa giornata per realizzare una mega marcia della pace. 

Un serpentone coloratissimo composto non solo da ragazzi ma anche da prof, presidi, cittadini, rappresentanti delle istituzioni, religiosi e sindaco di Arezzo, alle 9 in punto si è riversato lungo la strada provinciale 1 Setteponti: destinazione Rondine. Ad attendere la carovana, alla cittadella della pace, la senatrice a vita Liliana Segre che, attraverso un intervento telefonico, ha incontrato i giovani.

“Lei che ha vissuto gli orrori della seconda guerra mondiale - ha detto Franco Vaccari, patron di Rondine - in questi terribili giorni rappresenta, una volta in più, una voce autorevole alla quale dovremo prestare particolare attenzione. Ci auguriamo che il suo possa essere un contributo efficace affinché non si verifichi la terza guerra mondiale".

E il messaggio della senatrice Segre è arrivato forte e chiaro: "Non smettete mai di essere indifferenti, perché è la cosa peggiore che possa capitare - ha detto durante il suo intervento telefonico ai manifestanti riuniti alle porte della cittadella al termine della marcia - Vorrei essere con voi e, in un certo modo, sono con voi, marcio con voi. Vogliatevi bene l'uno con l'altro. Non dimenticate mai quello che Rondine insegna".