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Maltempo, solidarietà ai territori colpiti. Vigili del fuoco e volontari aretini sul fronte dell'alluvione

Solidarietà di Oxfam ai territori colpiti

Ad Arezzo è tornata la normalità. Il maltempo di ieri ha colpito senza coinvolgere le persone e i danni sono tutti rimediabili, anche se alcuni edifici sono stati resi inagibili e alcuni capannoni abbattuti.

Aretini sono però impegnati nel fronte dove il matempo ha colpito di più e cioè nelle province di Prato, Pistoia, nell'empolese, nella piana dell'Arno come Campi Bisenzio. Lì sono al lavoro alcuni vigili del fuoco partiti dal comando provinciale di via degli Accolti. Attivati anche i volontari della Racchetta e tutte le associazioni che fanno parte della rete della protezione civile.

Alluvione Toscana: la solidarietà di Oxfam Italia ai territori colpiti

Esprimiamo la nostra solidarietà alle comunità toscane colpite dagli eventi meteorologici di eccezionale intensità verificatesi a partire da giovedì 2 novembre che hanno causato, ad ora, 7 vittime e 2 dispersi, l'allagamento e l'isolamento di diverse località, nonché l'evacuazione di numerose famiglie dalle loro abitazioni. L’organizzazione - che ha la sua sede nazionale a Firenze, e vede gran parte dello staff dislocato in varie province della Regione, tra cui Arezzo, dove gestisce il Community Center di Saione - è vicina alle amministrazioni locali e alle unità della Protezione Civile impegnate nelle operazioni di soccorso; nonché alle colleghe e ai colleghi che vivono nelle zone più colpite in particolare di Prato, Pistoia, Livorno e Firenze, per le quali è stato dichiarato lo stato di emergenza, oltre che in provincia di Arezzo".

Maltempo, il presidente Giani fa il punto con capo dipartimento nazionale Curcio 

Sono sei le vittime accertate e due ancora i dispersi per l’ondata di maltempo che ha colpito la Toscana negli ultimi giorni. Lo riferisce il capo dipartimento della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio, che cita i numeri forniti dalle prefetture. Le vittime diventano poi sette nel primo pomeriggio. Potrebbero ammontare invece a più di trecento milioni di euro i danni provocati dalle alluvioni, tra pubblico e privato. La cifra in questo caso la dà il presidente della Toscana Eugenio Giani, durante l’incontro con i giornalisti dopo che stamani ha sorvolato in elicottero assieme all’assessora Monni e al capo dipartimento della Protezione civile nazionale Curcio le zone allagate, per poi immediatamente a seguire incontrare in videoriunione i sindaci. 

“Ipotizziamo trecento milioni di danni. Ma si tratta – avverte lo stesso presidente – di una stima assolutamente parziale e che fa riferimento solo ai dati raccolti in questi primi giorni.  Servirà almeno un’altra settimana per avere numeri più certi”.

Intanto si continua a lavorare ai soccorsi alla popolazione e si guardano le previsioni meteo. La buona notizia è che i livelli di fiumi e torrenti sono tutti in diminuzione e sotto soglia, ma nelle prossime ore è in arrivo di una nuova perturbazione che potrebbe complicare la situazione. Le donne e gli uomini della Protezione civile regionale non si sono fermate per tutta la notte.  Si ipotizzano possibili evacuazioni preventive, da valutare assieme ai sindaci.  Si controllano gli argini.  

Delle zone invase dall’acqua – Campi Bisenzio, Seano a Carmignano, Figline di Prato, Montale, Bagnolo ed Oste a Montemurlo, il pistoiese – in due (a Seano e a Campi Bisenzio) ci sono ancora ampie aree allagate e persone isolate. “Su quelle, che sono le zone più in sofferenza, stiamo concentrando energie ed attenzioni in queste ore. C’è bisogno di interventi particolari e mirati” spiega Giani. “Gli evacuati e sfollati sono circa trecento –  risponde il presidente ai giornalisti - Ma a Campi Bisenzio ci sono ben 12 mila persone ancora chiuse in casa con l’acqua alla porta, raggiungibili solo con i mezzi anfibi, ed altre duemila a Seano. Qui si aggiunge un ulteriore problema. L’impianto di potabilizzazione che serve l’intero comune, che conta quindicimila abitanti, è fuori uso. Sorge dove l’acqua ristagna e fino a quando il livello non si abbasserà non è possibile raggiungere la centrale e intervenire”.  

“In questi casi dobbiamo ragionare sulla priorità e per stabilirle occorre lavorare sul territorio  - rimarca Curcio – Ho chiesto per questo un rafforzamento dei centri di coordinamento”. “I mezzi e le risorse umane per intervenire ci sono – rassicura - e siamo disponibili, come dipartimento nazionale, a mobilitarne anche altri. Il tema è il loro impiego in un territorio molto ampio. Coordinarsi in questi casi è essenziale e con i sindaci abbiamo stabilito un percorso di ripristino dei servizi, dove possibile, e di assistenza alla popolazione”. 

Il dipartimento nazionale della Protezione civile ha inviato la propria colonna mobile e ed altre sono in arrivo da Piemonte, Lombardia, Valle d’Aosta, Marche, Umbria e Lazio. Il consiglio rimane quello a non mettersi in viaggio nelle zone colpite dal maltempo, per non intralciare i soccorsi.  

Curcio annuncia la firma della prima ordinanza d’intesa con la Regione, dopo il riconoscimento dell’emergenza nazionale, che permetterà di mettere a disposizione le prime risorse per aiutare la popolazione. 

Si ragiona anche su dove piazzare le idrovore. “Purtroppo spostare grandi masse d’acqua non è semplice ed occorre iniziare dalle aree più basse. E’ comprensibile la pressione dei cittadini, che chiedono che vengano liberate le loro case – spiega l’assessora Monia Monni -  ma ci sono alcuni punti dove al momento non è ancora possibile intervenire e si dovrà procedere per gradi”. 

Lo stesso vale per l’energia elettrica, con migliaia di cittadini ancora senza luce. “Siamo in stretto contatto con Enel – dice Giani, che nel pomeriggio sarà a Figline di Prato  – ma ci sono centrali in zone ancora allagate dall’acqua”. Sono arrivate a 40 mila le utenze interrotte nel pieno dell’emergenza. “Stamani erano novemila” risponde ancora Giani, scese poi nel primo pomeriggio a meno di seimila.     

Oltre all’acqua in pianura si registrano frane (o pericolo di frane) in montagna. “Un altro fronte aperto -  dice Giani – Dai sindaci sto ricevendo diverse segnalazioni”. 

Task force di Autostrade per l'Italia in aiuto alla toscana

La Direzione di Tronco di Firenze di Autostrade per l’Italia ha messo a disposizione del territorio di Campi Bisenzio, una delle zone più colpite dall’alluvione, oltre 20 uomini e 10 mezzi per interventi a supporto della Comunità, come la pulizia delle strade e il ripristino della viabilità ordinaria. 

Dopo aver concluso, ieri, i lavori di ripristino della A11 Firenze-Pisa nel tratto compreso tra Prato ovest-Prato est, la task force di Aspi continua a operare per far fronte ai disagi determinati dal maltempo. In accordo con le Istituzioni Locali e la Protezione Civile la squadra, che potrà contare anche su risorse delle imprese appaltatrici, sarà operativa da oggi fino a fine emergenza. La task force aiuterà in particolare nella pulizia delle strade e nel ripristino della viabilità ordinaria anche grazie a mezzi di supporto come furgoni, autospurghi, lavastrade e spazzatrici.

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