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L'istituto comprensivo Garibaldi intitolato a Ostilio e Fernanda Righi. De Bari: "Due personalità grandissime"

Sabato 27 gennaio, Giorno della Memoria, il Comune di Subbiano e la sirigente scolastica dell’I.C.S Garibaldi di Subbiano e Capolona, titoleranno il plesso della scuola primaria a tempo Pieno di Subbiano a due subbianesi, Ostilio e Fernanda i...

Sabato 27 gennaio, Giorno della Memoria, il Comune di Subbiano e la sirigente scolastica dell’I.C.S Garibaldi di Subbiano e Capolona, titoleranno il plesso della scuola primaria a tempo Pieno di Subbiano a due subbianesi, Ostilio e Fernanda i quali, nel 2009, hanno ottenuto dallo Stato di Israele l’onorificenza di “Giusto tra le nazioni”.

Alle ore 9,15 si terrà la cerimonia di apposizione della targa all’ingresso della scuola alla presenza delle autorità. Dei familiari e delle associazioni del territorio; seguirà il corteo dei bambini fino alla struttura della Pro-loco, dove ci saranno letture, musiche e momenti tra memoria e raccoglimento alla presenza della signora Letizia Terracina, salvata con la sua famiglia grazie al coraggio e alla generosità dei coniugi Righi.

Ostilio e Fernanda Righi nativi l’uno di Capolona l’altra di Subbiano, si trasferirono a Roma nel 1939. Nella città eterna facevano i portieri in un grande condominio nel quale viveva la famiglia ebrea dei Terracina.

Quando i nazisti irruppero nel condominio dei Righi in cerca della famiglia ebrea, Ostilio riuscì a mettere in salvo la signora attraverso un cunicolo da lui stesso scavato. La piccola letizia, febbricitante per la difterite, fu portata da Fernanda nel lettone della camera da letto, in mezzo alla sue figlie. Fernanda la salvò facendo loro capire che le bimbe erano affette da una malattia contagiosa.

La famiglia Terracina si salvò così, grazie ad un estremo atto di amore di Ostilio e Fernanda che misero a repentaglio non solo la propria vita, ma anche quella delle loro bimbe.

Quando Letizia, ormai anziana, ha saputo dell’esistenza della fondazione Yad Vashem, istituto che cerca di dare un nome anche ai non ebrei che hanno salvato vite umane, subito ha mandato la sua richiesta di testimonianza. In base ai suoi racconti lo stato di Israele ha riconosciuto ai due coniugi questo importante titolo onorifico.

Fernanda, dopo la morte del marito, tornò a vivere nella sua Subbiano, dove è morta nel 2002. Entrambi riposano nel cimitero del paese, mentre i loro nomi sono scolpiti anche nelle pietre messe a ricordo nel giardino dei giusti a Gerusalemme vicino a quelli di un altro italiano illustre, ossia Gino Bartali.

Il sindaco di Subbiano commenta: “Un momento di immensa commozione e di grande orgoglio. Queste due persone, nella loro normalità sono davvero “grandi”. Nessuno, o pochi, sarebbe disposto oggi a mettere a rischio non tanto la propria vita, ma anche quella dei propri figli. Ostilio e Fernando sono un esempio imperituro di coraggio e di verità. Il fatto che la scuola, su proposta della dirigente, sia dedicata proprio a loro ha un grande significato per le giovani generazioni. Non dimenticare significa anche questo, onorare gesti di valore e di amore come luci che dovrebbero illuminare il cammino di ognuno di noi su questa terra”.

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