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Liste d'attesa: i tempi aretini. Ciari: "Pazienti in fuga dall'ospedale del Valdarno"

Si va dalle 24 ore per la visita pediatrica e per un radiografia al torace fino ai 480 giorni per una risonanza magnetica all’encefalo. Sono questi i tempi di attesa stimati dalla Asl 8 di Arezzo per le prestazioni mediche e diagnostiche...

Si va dalle 24 ore per la visita pediatrica e per un radiografia al torace fino ai 480 giorni per una risonanza magnetica all’encefalo.

Sono questi i tempi di attesa stimati dalla Asl 8 di Arezzo per le prestazioni mediche e diagnostiche effettuabili nei cinque presìdi ospedalieri del territorio. La stima è quella effettuata ricalcolando le disponibilità con dati aggiornati al 22 ottobre scorso. Come si evince dalla consultazione dell’elenco, le attese variano da qualche giorno fino interi mesi. Volendo stilare una “classifica” del presidio più lento, in base al numero di prestazioni ed esami previsti, l’ospedale di Santa Maria alla Gruccia si aggiudica la medaglia d’oro. Segue a ruota Arezzo che in quanto ad attese se la gioca con il Valdarno. Poi ci sono Valdichiana, Casentino e Valtiberina. Insomma, una fotografia a luci ed ombre che ciclicamente balza agli onori della cronaca locale e che non stenta a mandare su tutte le furie gli utenti che troppo spesso si trovano costretti a fare i conti con attese “bibliche”.

Ma detto questo, alcune precisazioni sono d’obbligo.

Nella tabella delle liste d’attesa della Asl 8 vengono anche individuati e conteggiate altri "tempi d’attesa".

Per esami come colonscopia, gastroscopia, eco mammaria, rx mammografia, tac addome, torace, encefalo, colonna, articolare, risonanza magnetica encefalo, colonna e muscolo scheletrica vengono indicate classi di priorità. “Urgente”, “Breve”, “Differibile”, “Programmabile”. Ad ogni voce corrisponde un differente intervallo. Si parte da un minimo di tre giorni fino ad un massimo di alcuni mesi per le prestazioni definite non improrogabili.

“Gli esami diagnostici e le visite mediche hanno priorità differenti a seconda della gravità e dell’urgenza – spiegano dalla Asl 8 di Arezzo – i tempi di attesa variano proprio a seconda di questa peculiarità. Spetta al medico di famiglia o allo specialista indicare la classe di priorità. Le programmazioni seguono tassativamente queste indiacazioni. “Urgente” viene previsto un massimo di attesa di 72 ore. “Breve” ha un massimo di 10 giorni, “differibile” 30 ed infine, “programmabile” prevista per le analisi di routine”.

Tra le polemiche sollevare recentemente, e riguardanti le liste d’attesa, c’è la posizione espressa da Costantino Ciari responsabile nazionale sanità Lega Nord Toscana.

E' proprio il rappresentante del Carroccio a leggere nell'allungamento dei tempi di attesa per le prestazioni mediche una volontà politica che porterebbe repentinamente ad uno svuotamento di pazienti dall'ospedale valdarnese. "E'intuitivo che chi ha bisogno soprattutto in casi ove c’è la possibilità di una patologia tumorale, il paziente accetti di andare ad Arezzo piuttosto che aspettare 5-6 mesi - scrive Ciari - In questo noi vediamo un disegno politico che tende progressivamente a svuotare l’Ospedale del Valdarno e a spostare verso Arezzo i pazienti. Non è una politica nuova, essa è una politica in voga da vari anni (per Montevarchi potremo ricordare l’Anatomia Patologica, la batteriologia, il laboratorio analisi..) e che tende a svuotare e/o a chiudere gli Ospedali periferici".
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