Lilt Arezzo, Barbieri “Prevenire è la risposta, massima collaborazione con l'Asl"
"La nostra città – conclude Barbieri – ha bisogno di uno strumento di raccordo che coinvolga le associazioni che si occupano di salute"
Il neo-presidente della Lilt, Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori di Arezzo, Andrea Barbieri, dibadisce l’importanza della prevenzione e ricorda le iniziative tutt’ora in corso.
La campagna “Lilt for Woman – Nastro Rosa”, nata per informare e sensibilizzare le donne sull’importanza letteralmente vitale della prevenzione del cancro al seno, è l’iniziativa principale promossa da Lilt sede centrale di Roma. Testimonial d’eccezione della campagna quest’anno è la giornalista televisiva Francesca Fagnani, da più parti ridefinita “conduttrice dell’anno”, volto ormai conosciutissimo soprattutto perché associato alla trasmissione “Belve”, il format in cui si è affermata per le sue interviste incalzanti, a colpi di domande a bruciapelo. Lo slogan scelto per l’edizione di quest’anno è altrettanto diretto: "La prevenzione è sempre la risposta giusta".
"Ogni iniziativa promossa o appoggiata ovunque da Lilt – ha detto Barbieri – sottolinea l’assoluta centralità del concetto di “prevenzione” e di quanto non si tratti di una parola bensì di un valore concreto."
Le sue parole del resto fanno eco a quanto dichiarato dal ministro della Salute Orazio Schillaci a inizio operazione “Ottobre Rosa”: «È assodato che l’efficacia della promozione dello screening aumenta se all’invito dell’ASL si accompagna il consiglio del proprio medico di fiducia o di un operatore sanitario. Per questo assumono ancora più valore e significato le iniziative legate alla diffusione di un’informazione corretta, attraverso un linguaggio semplice e immediato, a una conoscenza accurata dei problemi e ad attività di sensibilizzazione».
Ed è proprio a questo proposito che Andrea Barbieri assicura "la massima e più stretta collaborazione attuale e a venire di Lilt Arezzo in special modo con l’Asl Toscana SudEst."
"La nostra città – conclude Barbieri – ha bisogno di uno strumento di raccordo che coinvolga le associazioni che si occupano di salute ed è per questo che propongo a tutti i soggetti interessati di fare quadrato intorno ad un’idea “La centralità del paziente nel sistema del volontariato sanitario” per essere sempre più vicini a chi sta male."