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"Cittadinanza onoraria per Liliana Segre" ecco le tante proposte che arrivano dall'Aretino

Dal Casentino alla Valtiberina, passando per Arezzo. Cansechi (Pd): "Siamo gemellati con Oswiecim, dove fu deportata, dovremmo essere i primi a esprimere solidarietà"

Le proposte arrivano da tutta Italia e presto saranno dibattute in molti consigli comunali. Anche nell'Aretino. Sansepolcro, Bibbiena e oggi anche Arezzo vedono avanazare da varie parti politiche le richieste. 

La prima proposta è stata avanzata ieri dal consigliere Pd Andrea Laurenzi di Sansepolcro. Poi in Casentino è stato il gruppo Bene Comune Bibbiena. Oggi parte la proposta di cittadinanza onoraria anche ad Arezzo. E' il gruppo Pd in consiglio comunale a perorare la causa spiegando: "La nostra terra medaglia d'oro della Resistenza, la nostra città gemellata con Oswiecim abbiamo dunque il compito di esprimere solidarietà e di farci sentire".

La proposta verrà presentata al prossimo consiglio comunale, ma tutti i consiglieri comunali, indipendentemente dalla propria appartenenza, possono aderire a questa iniziativa:

"È il momento di capire chi sta dalla parte della giustizia e chi da quella dell'odio – dichiara il consigliere Pd  Alessandro Caneschi – la nostra provincia è medaglia d'oro della Resistenza, la nostra città è gemellata con Oswiecim, dove la senatrice a vita venne deportata quando era bambina, abbiamo il compito di dare un segnale e di non farci seppellire dalla vergogna, per questo Liliana Segre dovrebbe diventare cittadina onoraria di Arezzo".

Segre, 89 anni, sopravvissuta alla deportazione ad Auschwitz, è accompagnata nei suoi spostamenti da due carabinieri a causa delle continue minacce. La decisione del Questore di Milano è arrivata dopo centinaia di messaggi carichi di odio sui social network, ma anche per l'esposizione di uno striscione da parte di un gruppo neo fascista.

"Non possiamo tollerare che il nostro Paese e le nostre città diventino terreno in cui germinano il fascismo, la violenza e l'intolleranza – ribadisce Caneschi – per questo faccio appello a tutte le forze politiche affinché si riconoscano in questi principi e lancino così un messaggio di fratellanza nei confronti di chi, per tutta la vita, dopo essere sopravvissuta alla tragedia dell'Olocausto, ha seminato i valori di pace, democrazia e rispetto, come la senatrice Liliana Segre".

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