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"Ad Arezzo l'ultimo incontro con le scuole". Liliana Segre e il peso della Shoah: "Sono diventata la nonna di me stessa"

Nei prossimi mesi che la senatrice a vita incontrerà le scuole dell'Aretino per un ultimo maxi evento dedicato alla memoria e alla conoscenza

"Col passare del tempo sono diventa la nonna di me stessa. Quando ripenso al passato, alla mia storia, vedo la ragazzina che ero e provo una pena profonda". E' con questa motivazione che la senatrice a vita Liliana Segre ha deciso di "rassegnare le dimissioni" dal suo ruolo di testimone della Shoah. A 13 anni venne deportata insieme alla famiglia all'interno del campo di concentramento di Auschwitz dove rimase fino a poco prima del 27 gennaio 1943. Una vicenda umana feroce che ha segnato il suo vissuto in maniera così profonda che si è fatta portavoce di quella pagina di storia così terribile.

"Ma adesso non credo di poter proseguire oltre - ha spiegato ai microfoni della trasmissione tv Che tempo che Tira - Negli ultimi anni ho assistito al ripetersi di uno sdoppiamento di personalità che mi ha molto turbata. Credo di essere diventata la nonna di me stessa. Quando racconto la mia storia, il mio vissuto, e parlo della me ragazzina provo delle emozioni di profonda pena e di grande dolore. Essendo adesso entrata nel mio 90esimo anno di vita non credo di riuscire più a sopportare questo peso e quindi ho deciso che non andrò oltre e metterò un termine agli incontri con le scuole".

Dunque ecco spiegate le ragioni che hanno spinto la senatrice a concludere il percorso che l'ha portata innumerevoli volte a raccontare gli orrori dell'Olocausto, della persecuzione ebraica e delle leggi razziali. Una scelta condivisa anche con gli eredi morali di Liliana Segre che hanno raccolto il suo invito affinché questo patrimonio di conoscenza non vada perso. Un appello al quale hanno risposto presente i portavoce di Rondine Cittadella della Pace.

“Ho degli amici speciali da una ventina d'anni che stanno in un posto che si chiama Rondine, un gruppo di persone che nel piccolo paesino ha realizzato uno studentato per amici-nemici. Qui convivono serbi e croati, israeliani e palestinesi, tutsi e hutu, ragazzi provenienti da territori in conflitto” ha affermato, annunciando di voler concludere la sua esperienza di testimonianza alle scuole proprio “in questo luogo meraviglioso in cui si parla di pace, espressione di quello che spero nella mia vita di poter vedere”.

Arezzo sarà quindi la location dell'ultimo maxi evento dove la senatrice incontrerà studenti di ogni scuola del territorio e non solo. "So che sarà ad Arezzo ma ancora non conosco i dettagli - spiega - dobbiamo definire se realizzarlo a Rondine in un grande spazio all'aperto oppure chissà, forse anche allo stadio comunale cittadino. Vedremo. Quello che conta è che l'evento conclusivo sarà al fianco di una realtà che ha fatto del concetto di pace un baluardo". 

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