La Liberazione di Arezzo 77 anni fa: le toccanti cerimonie e 5 medaglie d'onore per gli aretini deportati
Il prefetto Maddalena De Luca ha consegnato le medaglie d’onore concesse con decreto del presidente della Repubblica agli aretini deportati e internati nei lager nazisti o destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra
Il 16 luglio 1944 Arezzo veniva liberata. Il tricolore issato e le campane a festa, 77 anni fa, annunciarono l'ingresso delle truppe alleate in città. Le cerimonie di commemorazione nel comune hanno preso piede stamani nel cimitero del Commonwealth di Indicatore, dove sono sepolti oltre 1.200 soldati stranieri che dettero la vita la Liberazione. Poi le cerimonie si sono spostate al sacrario di via dell'Anfiteatro e a Poggio del Sole, davanti alla Prefettura, nei pressi del monumento per le vittime aretine della Resistenza, con la deposizione di una corona di alloro.
Alle 11 nel salone d’onore della Prefettura di Arezzo, il prefetto Maddalena De Luca ha poi consegnato le medaglie d’onore concesse con decreto del presidente della Repubblica agli aretini deportati e internati nei lager nazisti o destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra, nell’ultimo conflitto mondiale. I riconoscimenti alla memoria, che sono stati ritirati dai familiari, alla presenza dei sindaci, sono in favore di:
- Angiolo Brezzi nato a Bibbiena il 2/5/1911 internato civile deportato presso “Khala Turingia” dal 5/8/1944 al 24/2/1945.
- Gino Bruni nato a Stia il 10/05/1922 internato militare deportato presso “Wietzendorf, Staing, Amburgo” dal 19/9/1943 al 8/5/1945.
- Francesco Chiodo nato a Polistena (RC) il 6/11/1924 internato militare deportato presso “Moosburg” dal 7/10/1943 al 21/11/1945.
- Giulio Giannelli nato a Pelago (FI) il 10/7/1910 internato militare deportato presso “Dessau - Junkers Fabbrica Aerei” dal 8/9/1943 al 1/3/1945.
- Omero Malentacchi nato ad Arezzo il 21/2/1923 internato militare deportato presso “Stablack- Prussia Orientale” dal 9/9/1943 al 8/5/1945.
