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La lettera dei carcerati ai sanitari: "Una piccola donazione per voi, un caffè per ringraziarvi dei vostri sacrifici"

Anche i detenuti si sono uniti all'iniziativa del personale della casa circondariale, tra polizia penitenziaria e amministrativi

Hanno voluto contribuire anche loro alla raccolta fondi per l'ospedale San Donato di Arezzo, i reclusi del carcere San Benedetto: hanno donato quanto possibile (circa 300 euro) unendosi all'iniziativa del personale della casa circondariale, polizia penitenziaria e amministrativi. Di seguito la lettera che ha accompagnato la consegna al direttore generale della Asl Toscana Sud Est Antonio D'Urso.

La donazione dei detenuti di San Benedetto e del personale del carcere all'ospedale

La lettera dei detenuti

Noi detenuti della Casa Circondariale di Arezzo vista la grave situazione che affligge il mondo intero ci sentiamo in dovere di ringraziare tutte le persone che sono impegnate notte e giorno e stanno rischiando le loro vite per salvare quelle degli altri e cercano di combattere questo male che in modo diretto o indiretto tocca tutti. Qualcuno di noi è stato colpito personalmente attraverso il contagio di familiari, altri, essendo stranieri, non riescono a contattare i loro cari, quindi per noi ci sembra tutto amplificato: diventa a volte tutto più difficile. Però guardando i notiziari il messaggio forte che ci arriva è quello che ci sono persone-eroi che combattono nelle corsie degli ospedali, nelle strutture adibite alle cure del coronavirus che ci fanno ben sperare: un giorno tutto finirà.Qui in carcere vige una regola, un rito: quello di offrire un caffè alle persone per cui nutriamo stima e per dimostrare il nostro affetto. Pertanto non potendolo farlo materialmente e fisicamente abbiamo deciso di comune accordo di offrire questo caffè virtuale agli operatori sanitari (medici, infermieri etc.) dell’ospedale di Arezzo facendo una piccola raccolta fondi, ognuno di noi in base alle nostre possibilità, per far sentire la stima che nutriamo per voi. Sappiamo che la nostra vicinanza è ancor di più, il ringraziamento per i sacrifìci che state facendo. Con affetto, i detenuti.

La risposta della Asl

Questa la risposta della Asl:

La Direzione e gli operatori ringraziano il Direttore Giuseppe Renna, il Reparto di Polizia Penitenziaria nella figura dell’Ispettore Pierangelo Lombardi ed in particolare modo tutti i detenuti del Carcere di Arezzo per la loro vicinanza.​

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