Legionella, il caso non è ancora chiuso. Domani Ghinelli e D'Urso dal Prefetto
Ancora campionamenti positivi in una struttura sanitaria privata. Davanti a Maddalena De Luca i due rappresentanti istituzionali si confronteranno sulla comunicazione avvenuta rispetto al decesso di una donna per Legionellosi
L'ultima ordinanza in tema di legionella è solo di pochi giorni fa, prima della Pasqua. In seguito alla lettera dell'Asl, dopo ulteriori controlli tramite campionamenti delle acque, il sindaco Alessandro Ghinelli ha firmato un'altra ordinanza, l'ennesima, che ha disposto ulteriori e continue misure di contenimento del batterio della Legionella in una struttura sanitaria. Si tratta della stessa a cui faceva riferimento l'ordinanza n.5 del 3 febbraio scorso, la San Giuseppino, nel cui reparto Modica era ricoverata la donna sessantenne che è poi deceduta per legionellosi all'ospedale San Donato di Arezzo dove era stata trasferita in seguito ai sintomi di difficoltà respiratoria sopraggiunti.
In questa ordinanza, la numero 20 del 4 aprile, il sindaco, come responsabile della salute pubblica prescrive una serie di misure perchè tra i 23 campionamenti eseguiti dall'Asl a monte dei filtri antibatterici attualmente installati su tutti gli erogatori, ancora 5 sono risultati positivia alla Legionella.
Del caso Legionella ad Arezzo e dei decessi collegati si parlerà domani in Prefettura dove la rappresentante del governo Maddalena De Luca ha chiamato per un incontro chiarificatore il sindaco Alessandro Ghinelli e il direttore generale dell'Asl Antonio D'Urso.
Fu proprio il primo cittadino che in consiglio comunale tuonò contro D'Urso e lesse pubblicamente la lettere che l'Asl gli aveva inviato. Con toni duri e chiamando in causa il Prefetto, Ghinelli si lamentò di aver saputo della donna morta per Legionella dalla stampa e non dall'Asl, nonostante sia stato lui chiamato a firmare le prescrizioni sanitarie con le varie ordinanze che si sono susseguite. "O lui o me" disse in consiglio comunale "chiederò udienza al Prefetto". E così è stato, qualche passaggio intermedio c'è stato e adesso è giunto il momento per chiarire come sono andate le cose e come potrebbero andare in seguito se, malauguratamente, si dovessero presentare di fronte situazioni come quella che ha scatenato la lite a distanza tra Asl e Comune.
