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Attualità Monte San Savino

Le celebrazioni del 25 aprile a Monte San Savino

Deposte corone in alcuni luoghi simbolici, in ricordo di tre savinesi vittime delle violenze nazifasciste

Le celebrazioni del 25 aprile a Monte San Savino sono iniziate sabato pomeriggio scorso, con la camminata – escursione e la deposizione di una corona al monumento al partigiano tenente Luigi Carletti in località San Poerino. Nel giorno della Liberazione, le autorità civili e militari, le associazioni dei combattenti e reduci, una folta presenza di cittadini, accompagnati dalla Filarmonica Ario Gigli, si sono ritrovati davanti al palazzo comunale di Monte San Savino per la partenza del corteo. 

Dopo il discorso introduttivo del sindaco Margherita Scarpellini, la prima deposizione è avvenuta presso via Giuseppe Civitelli, a poca distanza da dove, nel maggio del 1921, fu ridotto in fin di vita a bastonate Giuseppe Civitelli, padre di tre figli ancora in tenera età. Una squadraccia di fascisti, venuta dal Valdarno per una cosiddetta spedizione punitiva, cercava suo fratello attivista socialista, che riuscì a fuggire dalla finestra, e così si accanirono in casa su Giuseppe che dopo tre giorni di agonia morì all'ospedale di Arezzo. Proprio nel 2021 ricorrevano i 100 anni da questo triste episodio, che l’amministrazione ha voluto ricordare in Comune alla presenza di uno dei nipoti di Giuseppe Civitelli.

La seconda deposizione è stata al monumento ai caduti della Resistenza posto presso i giardini di viale XXIV Maggio, realizzato da due fabbri locali tra cui l'allora giovane Marino Donnini e dedicato anche alle vittime delle stragi di Civitella e Cornia, dove perirono anche altri savinesi di origine.

La terza deposizione è avvenuta presso Piazza del Legname, alla targa dedicata a Lorenzo Del Bellino che, catturato dai tedeschi, fu torturato per estorcergli informazioni, ma essendo sordo e incapace di esprimersi venne ucciso impiccato ad un lampione. Era il bisnonno di Emanuele Caporali, oggi giovane direttore della Filarmonica savinese che ha eseguito un toccante brano in sua memoria.

Dal 2021 l’Amministrazione ha ritenuto doveroso tornare a festeggiare questa data che a Monte San Savino è stata da sempre unita a quella del 1° maggio – ha dichiarato il sindaco di Monte San Savino Margherita Scarpellini -. Il momento storico richiede di celebrare questa giornata anche in memoria dei nostri concittadini che sono morti per degli ideali di libertà e democrazia che dobbiamo difendere convintamente.”

Sono convinto che tutto questo è utile a risvegliare e tenere vivi i valori che sono alla base della Costituzione Italiana e le coscienze di tutti noi – ha dichiarato l’assessore alle Associazioni e Terzo settore Nicola Meacci -. Valori che si fondano sulla pace tra i popoli, sulle pari opportunità tra le persone senza alcun tipo di distinzione, sui diritti e sui doveri del vivere civile, sulla solidarietà tra le persone. Valori che in questi tempi estremamente difficili tornano di assoluta attualità e dei quali si capisce la fondamentale importanza e per i quali ancora oggi è giusto e doveroso battersi”.

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