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Lavori sul torrente Chiassa, ripristinata la gabbia della sponda. Consorzio: "Frazione in sicurezza"

In dirittura di arrivo i lavori sul torrente Chiassa. Operazione resa complicata dalle caratteristiche dell'area di intervento

Una complicata operazione di ripristino della sicurezza idraulica nel torrente Chiassa è quasi volta al termine. Si è trattato di opere di riposizionamento della gabbia metallica della sponda per una lunghezza di 15 metri. Il consorzio di Bonifica sta ultimando i lavori dopo aver trovato una situazione di partenza abbastanza compromessa. Il paese è spesso stato soggetto ad alluvioni che hanno interessato il centro della frazione del Comune di Arezzo.

"Le gabbionate metalliche danneggiate dal tempo e dalle piene presentavano danni gravi e, in alcuni punti, si erano addirittura ribaltate nell’alveo. Paradossalmente con l’andare del tempo, quella che era nata come opera di difesa di sponda, si era, via via, trasformata in un pericolo  per la piccola e bella frazione alle porte di Arezzo, contribuendo a moltiplicare il rischio idraulico" spiegano dal consorzio.

"Sul torrente Chiassa, nell’omonima frazione della Chiassa Superiore, la criticità era evidente e in costante peggioramento:  si era manifestata in sinistra idraulica e interessava soprattutto la parte terminale del centro abitato. Le caratteristiche dell’area e la gravità della problematica hanno reso necessario un risanamento dell’opera."

I lavori di messa in sicurezza nel torrente Chiassa

“In questi giorni, l’intervento è in fase di completamento – spiega il direttore Francesco Lisi – L’operazione ha interessato circa 15 m di sponda. Le gabbionate metalliche, gravemente ammalorate e in alcune parti scivolate all’interno del corso d’acqua, sono state sostituite, per restituire piena funzionalità all’opera che versava in cattive condizioni, tanto da rappresentare un potenziale ostacolo per il regolare deflusso delle acque e quindi una minaccia per gli edifici e i terreni circostanti”.

“Le lavorazioni sono quasi ultimate" aggiunge. Il significato dell'opera è stato quello di riportare allo stato originario la difesa di sponda e questo "consentirà di evitare nuovi futuri crolli e ribaltamenti locali e permetterà di preservare le opere esistenti e, con esse, le case e i resedi presenti nell’area".

Particolarmente complesso è stato raggiungere l’area di intervento. La presenza di fabbricati e relativi annessi ha reso necessaria la realizzazione di un guado e la successiva canalizzazione delle acque, attraverso la movimentazione del materiale presente in alveo. “In questo modo abbiamo potuto contare su un accesso sicuro e, prima di procedere, si è data  stabilità dell’ecosistema fluviale: un aspetto a cui il nostro Consorzio è sempre molto attento” aggiunge Lisi.

“Solo una volta realizzate le opere provvisionali, si è potuto dare il via l’intervento. Sono state quindi rimosse le gabbionate danneggiate e ammalorate, sostituite con nuovi elementi posti su due ordini, di forma e dimensioni analoghe a quelli precedenti”, conclude il direttore.

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