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Attualità Castiglion Fiorentino

Chiesa di San Paolo Eremita in Sant’Agostino: primo step di restauro ultimato

Tra pochi giorni sarà concluso lo smontaggio delle impalcature del campanile

A settembre dello scorso anno fu annunciato il via dei lavori di restauro del tetto della chiesa di San Paolo Eremita in Sant’Agostino ed oggi, a 7 mesi da quella data, viene effettuato un primo bilancio dell’attività posta in essere.

In particolare dopo aver completato le procedure per l’allestimento del cantiere  (in particolare il ponteggio esterno e il ponteggio interno comprensivo di puntellamento delle porzioni residue della copertura della chiesa), sono stati completati i lavori per il rifacimento completo delle coperture lignee del corridoio e di alcune porzioni di copertura adiacenti a via Adimari e sulla zona absidale, per un totale di circa 235mq dei circa 700 mq complessivi. Sono state sostituite le strutture lignee esistenti sia primarie che secondarie, in avanzato stato di degrado così come il pianellato in cotto.

Sono inoltre stati completati i lavori riguardanti il restauro del campanile con la messa in sicurezza e il rifacimento dei mozzi delle campane, il consolidamento del paramento murario della Torre campanaria, con particolare attenzione al consolidamento della guglia che presentava una profonda lesione dovuta probabilmente all’azione fulmini e intemperie varie.

Tra pochi giorni sarà concluso lo smontaggio delle impalcature del campanile, successivamente saranno completati i ponteggi esterni per poi procedere all’inizio dei lavori di rifacimento e restauro della copertura della chiesa previsto entro questo mese.

“Il progetto di ristrutturazione e di recupero della chiesa di San Paolo Eremita in Sant’Agostino può essere riassunto in tre parole - spiega il sindaco di Castiglion Fiorentino Mario Agnelli - collaborazione tra amministrazione comunale e diocesi, sogno di riportarla al suo antico splendore e futuro che oltre ad essere un luogo di culto si possa trasformare anche in un polo culturale e congressuale, garantendo l'opportuna sicurezza anche a coloro che abitano nella zona. Dopo il crollo parziale del tetto, che ha rappresentato una grande ferita per tutta la popolazione e che ho toccato con mano perché accorsi subito dopo il crollo, ci siamo attivati per individuare il percorso più concreto ed efficace per il rilancio della chiesa di Sant’Agostino e dell'intera area circostante, piazza e fontana compresa. Oggi iniziamo a vedere i primi frutti che ci fanno ben sperare per una riqualificazione fino a qualche mese fa davvero insperata e soprattutto inderogabile vista la pericolosità in cui riversava l'intera copertura”.

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