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Torrente Valtina e Rio Vallina: focus su 132 alberi al Bagnoro. 26 piante da abbattere, da domani i lavori

Uno studio approfondito ha riguardato 132 fusti, selezionati quelli più urgenti. Attenzione alle modifiche al traffico nella zona a partire da domani

Molti alberi lungo il torrente Valtina versano in gravi condizioni, come documentato dal monitoraggio effettuato con l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia: una minaccia per la sicurezza idraulica e per la pubblica incolumità. Sotto la lente di ingrandimento sono finiti 132 esemplari di quercia, carpino e robinia: di ciascuno esiste una “cartella clinica” con diagnosi e terapia suggerita.

Innanzitutto il referto: l’indagine sulle piante si è svolta nei primi mesi dell’anno ed è stata condotta da Massimiliano Hajny, esperto in materia e incaricato dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno. Per 26 alberi, di cui alcuni con fusto fortemente inclinato e chioma sbilanciata oltreché ammalati, è stata sottolineata la necessità di procedere all’abbattimento, 6 saranno invece sottoposti a una potatura per ridurne le dimensioni. L'intervento sarà affidato a una ditta forestale specializzata e comporterà anche effetti benefici sulle piante limitrofe.

In un secondo momento, il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, in accordo con il tavolo tecnico convocato dalla Prefettura e dalla Regione Toscana e con l’avallo della Soprintendenza, ha messo a punto un intervento di sistemazione idraulica dell’area, che comprende il tratto finale del torrente Valtina, il tratto a valle della confluenza del torrente Vingone e il reticolo delle acque basse al Bagnoro, finanziato con le risorse messe a disposizione dall’ordinanza del commissario delegato n. 82/2020 e la cui concreta esecuzione sarà curata del Genio Civile Valdarno Superiore. A questo ente, il consorzio ha consegnato l’esito del monitoraggio sui rimanenti 100 esemplari analizzati da Massimiliano Hajny, che mostrano condizioni diversificate e comunque di minore urgenza.

“Non si tratta di un'operazione improvvisata e fatta a cuor leggero - commenta la presidente del consorzio Serena Stefani. La vegetazione arborea fluviale rappresenta un valore ambientale inestimabile, che i tecnici del nostro ente hanno il compito di gestire in modo il più possibile conservativo, non solo quando si tratta di specie di pregio. Si fa ricorso alla rimozione unicamente quando, dopo approfonditi accertamenti, si ha la certezza di essere in presenza di esemplari   deperiti, malati, vecchi e di proporzioni tali da creare un reale pericolo idraulico o sociale”.

“Il termine più appropriato in casi come questo – sottolinea l’assessore Marco Sacchetti – è: ‘purtroppo’. Prendiamo atto dei risultati delle analisi e della scelte del consorzio di bonifica di tagliare necessariamente alcune piante. Quello che mi preme rimarcare, a questo punto, corre su un duplice binario. Al sollecito per la messa in sicurezza della zona dal punto di vista alluvionale se ne aggiunge adesso un secondo: ovvero che quando verranno realizzate le opere idrauliche, mi auguro il prima possibile, venga prevista una nuova piantumazione di specie arboree che sopperisca all’attuale eliminazione”.

“Dall’analisi effettuata sul Valtina - spiega il direttore generale Francesco Lisi - è emerso uno stato di degrado di alcune alberature che determina un’elevata situazione di rischio imminente per la pubblica incolumità, data la localizzazione in prossimità di viabilità comunali carrabili e pedonali e di abitazioni private. A complicare la situazione si aggiunge il fatto che le stesse sono radicate sulle arginature del torrente, opere idrauliche pubbliche a presidio dell’abitato del Bagnoro. Un’eventuale caduta potrebbe causare rotture improvvise con conseguente esondazione immediata e incontrollabile in caso di piene anche di portata non rilevante. Prima di programmare un intervento di contenimento, comunque, abbiamo commissionato un’accurata indagine fitosanitaria e fitostatica: sono stati verificati stabilità e stato sanitario dei 132 alberi in un tratto di circa 700 metri, compreso tra il Vingone e l’attraversamento della strada comunale il Colle. A ogni soggetto è stata attribuita una classe di rischio secondo la classificazione Failure Risk Classification. A seguito di queste analisi abbiamo individuato priorità e tipologie di intervento. Il primo step interessa 32 alberature inserite nella classe di rischio più alta. Dal punto di vista ambientale l’operazione, seppure importante, non avrà gravi esiti. Il torrente infatti è caratterizzato da una densità arborea molto elevata. Nella parte investigata la distanza media fra le piante è di 4,9 metri. Sul Vingone è di 32 metri. È proprio questa elevata densità ad aver creato parte dei problemi riscontrati. Le piante destinate all’abbattimento, infatti, hanno posizione sottomessa rispetto a piante limitrofe più vigorose. Questo ne ha determinato la crescita fortemente inclinata di fusto e branche principali, chiome sbilanciate a bandiera a caccia di luce, disseccamenti parziali di branche e ramificazioni. D’altro canto l’alta densità e la presenza di piante vigorose e ben sviluppate nelle vicinanze mitiga di fatto l’incidenza dell’intervento che, pur essendo consistente, non risulterà fortemente impattante”.

Scatta il divieto di transito veicolare dalle 8 alle 18 nella zona interessata dagli interventi: nella strada lato campo sportivo mercoledì 8 settembre dopo di che dal 13 al 17 e dal 20 al 24 settembre nella strada comunale per Saccione dall’incrocio con via della Sella fino al primo ponte sul Valtina. Sarà garantita comunque una viabilità alternativa per garantire l’accesso alle abitazioni.

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