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L'arcivescovo Fontana chiama a raccolta gli aretini: "riprendente coraggio". L'omelia di Pasqua

Un pensiero per gli ospedali del territorio, per le tragedie che in questi giorni scuotono le cronache nazionali ed internazionali. E per "quelle scelte di governanti sciagurati" che mettono a repentaglio la pace nel mondo. Le parole sono...

Un pensiero per gli ospedali del territorio, per le tragedie che in questi giorni scuotono le cronache nazionali ed internazionali. E per "quelle scelte di governanti sciagurati" che mettono a repentaglio la pace nel mondo.

Le parole sono quelle dell'arcivescovo di Arezzo Riccardo Fontana pronunciate durante l'omelia della messa di Pasqua che si è svolta questa mattina in cattedrale. Un momento di raccolta per i fedeli della comunità cattolica ma anche uno spunto di riflessione sui valori cristiani al quale hanno partecipato come sempre in moltissimi.

"Il signore ci dia pace in questo giorno di Pasqua - ha detto l'acrivescovo Fontana - l'apostolo Paolo ci chiede di essere nuovi, come il pane fresco. Gesù chiede anche a noi dei cambiamenti nella percezione di noi stessi nella percezione della vita. Pasqua è un'occasione perché Cristo ci ha liberato dalla morte eterna... In questo giorno un pensiero va ai 5 ospedali di Arezzo. Il pensiero va anche alle tragedie di questi giorni e alle follie dei governanti sciagurati".

E poi parole diretto alla comunità. Alla volontà di recuperare i rapporti, alla rivoluzione auspicata per il conseguimento di una vita migliore nella fede e ai giovani vera risorsa per il futuro.
"Ogni domenica si ripete il miracolo gioioso della Pasqua. è necessario fermarsi per comprendere dove stiamo andando. Stare per comprendere. Nella tradizione liturgica latina Pasqua è l'elemento dominante... Non siamo in pace con noi stessi. Oggi è il giorno per esserlo, per farlo. Si corre ma non si sa dove stiamo andando o verso cosa. E' Pasqua e con la grazia di Dio si può riprendere tono. Siamo plasmati dai prodotti che ci vengono offerti dai media. Occorre recuperare il rapporto con la cultura con la poesia. Cristiano che mi ascolti riprendi coraggio. Non dite ai ragazzi "fai come ti pare". So che è faticoso ma è il momento di dialogare e di comprendere che cosa faremo della nostra vita. E' il tempo giusto per farsi aiutare. In questa chiesa aretina che viaggia nei secoli sulle orme di san donato il momento pasquale è il momento propizio per iniziare una riflessione su ciò che voi laici ritenete giusto venga fatto. Aiutate anche me a fare in modo di ridiscutere delle regole che non siano vane. Credo che sia importante avviarci a questi eventi pasquali di approcciarsi alla Pasqua con la gioia nel cuore. A pranzo dite che il vescovo vi fa gli auguri e che invoco per voi la benedizione del Signore. La pace dentro casa si costruisce ogni giorno, quella nel mondo è più complicato ma non dobbiamo mai stancarci di conseguirla e cercala sempre".

Veglia di Pasqua, omelia dell’arcivescovo Riccardo Fontana

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