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Venerdì, 19 Aprile 2024
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La Verna, il legno della foresta devastata venduto per piantare nuovi alberi

Sono ripresi dopo la pausa estiva i lavori di raccolta del legname nella foresta attorno al Santuario della Verna, zona devastata dalla tempesta di vento del marzo 2015. Fu questa una delle aree più colpite: una porzione di foresta di 5,5 ettari...

Sono ripresi dopo la pausa estiva i lavori di raccolta del legname nella foresta attorno al Santuario della Verna, zona devastata dalla tempesta di vento del marzo 2015. Fu questa una delle aree più colpite: una porzione di foresta di 5,5 ettari venne completamente distrutta. L’Unione dei Comuni ha stimato in oltre 4.000 metri cubi il volume degli alberi schiantati, soprattutto faggi, abeti bianchi, frassini e aceri, fra cui 5 alberi classificati “monumentali”. Avversità non nuove per la foresta della Verna; le cronache del Santuario riferiscono di due episodi di schianti estesi avvenuti alla fine dell’800, ma l’evento più importante è la tromba d’aria che colpì la Verna il 31 dicembre 1943 distruggendo più di 13 ettari di foresta.

Dopo gli immediati interventi di somma urgenza per ripristinate le condizioni di sicurezza e di accesso al Santuario, l’Unione ha emesso un bando per la vendita del legname atterrato, atto per il quale si è dovuto attendere fra l’altro anche il nulla osta della Soprintendenza di Arezzo, in quanto la foresta, oltre a essere compresa nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, è sottoposta a vincolo monumentale. Appositi accordi sono stati presi anche con la comunità dei frati francescani. “In pratica – dicono i tecnici dell’Unione – la ditta che si è aggiudicata l’appalto, un’azienda casentinese, deve rispettare regole ben più rigide di quelle applicate in un bosco qualunque”.

Oltre agli adempimenti previsti dalla legge forestale e dalle norme del Parco, è stato necessario prevedere un calendario discontinuo per non intralciare l’afflusso turistico al Santuario. Oggi i lavori sono ripresi e si stima che, se la stagione consentirà di lavorare con continuità, lo sgombero delle piante schiantate possa terminare – come previsto dal capitolato di vendita – ad aprile 2016. Dopo la ricorrenza di San Francesco, sarà utilizzata anche una parte del parcheggio dei pullman per lo stoccaggio delle ramaglie che di volta in volta saranno triturate da una cippatrice e destinate alla produzione di energia.

E dopo? “Abbiamo intenzione - dice il presidente dell’Unione dei Comuni Giampaolo Tellini – di chiedere alla Regione Toscana, per la quale svolgiamo su delega la gestione del Patrimonio Agricolo Forestale Regionale oltre alla gestione convenzionata della Foresta della Verna – un’attenzione particolare: vogliamo anche che le risorse che provengono dalla vendita del legname abbattuto (circa 30.000 euro) possano subito essere utilizzate qui, per iniziare immediatamente i lavori di ripristino del bosco e farlo tornare come il mondo intero lo conosceva. Chiederemo un ulteriore aiuto attraverso il Piano di Sviluppo Rurale. Mi preme sottolineare – conclude Tellini – la collaborazione tra il personale dell’Unione, dell’Ente Parco, della Forestale, tutti i soggetti interessati dimostrano attenzione e sensibilità verso questo patrimonio, da ricreare nel più breve tempo possibile”.

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