La stazione di Arezzo non ha più un bagno
Al bar della stazione ferroviaria di Arezzo si sarebbero anche scocciati. La manutenzione del loro gabinetto è diventata un lavoro a parte da quando quello pubblico a pagamento, piazzato lungo il primo binario, è fuori uso. Di fatto, da giorni...
Al bar della stazione ferroviaria di Arezzo si sarebbero anche scocciati. La manutenzione del loro gabinetto è diventata un lavoro a parte da quando quello pubblico a pagamento, piazzato lungo il primo binario, è fuori uso.
Di fatto, da giorni, la stazione di Arezzo non ha più un bagno, così i locali attorno al piazzale vengono presi d'assalto: in particolare il bar interno allo scalo aretino della ferrovia. Come già ricordato, non è un bel biglietto da visita quello offerto a chi mette piede in città appena sceso dal treno. In teoria, quelli del ponte ferragostano dovrebbero essere i giorni di maggior flusso turistico per Arezzo. E, magari, di maggior attenzione nei confronti dei visitatori.
Il problema del bagno pubblico della stazione di Arezzo non è nuovo. "Ogni tanto le porte vengono rotte - riferiscono dal bar della stazione - e passano giorni prima che la funzionalità venga ripristinata". Anche nel caso dell'ultimo atto vandalico la toilette è stata aggiustata e riaperta, ma poi di nuovo chiusa. Il cartello che campeggia è lo stesso: "Servizi igienici chiusi per atti vandalici". La porta semi-aperta lascia intravedere l'interno, ben protetto però da una robusta grata metallica.
I problemi, raccontano dal bar, sono iniziati tempo fa, quando il bagno libero è stato sostituito da quello a pagamento. Per entrare servono 50 centesimi. Evidentemente non tutti sono disposti a versare l'obolo, tanto che le porte vengono frequentemente forzate. L'inciviltà di chi danneggia non ha scuse, ma la situazione andrebbe risolta alla radice: controlli, telecamere. Non si può privare la stazione ferroviaria di una città che vorrebbe essere turistica del servizio del bagno.
@MattiaCialini