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La protesta di Laterina, la benedizione del prete e il "no" di Maria Elena: "Non mi dimetto"

Persino il prete, all’uscita della messa domenicale, non ha potuto fare a meno di benedire la folla che ha occupato per tutta la mattinata piazza della Repubblica. Giornata intensa, ieri, a Laterina dove le Vittime del Salva-banche si sono date...

Persino il prete, all’uscita della messa domenicale, non ha potuto fare a meno di benedire la folla che ha occupato per tutta la mattinata piazza della Repubblica.

Giornata intensa, ieri, a Laterina dove le Vittime del Salva-banche si sono date appuntamento per una marcia di protesta nella patria natale di Pier Luigi Boschi, ex vicepresidente della BPEL e padre della ministra alle riforme Maria Elena.

Le ragioni di questa trasferta, dopo quella a Rignano, sono quelle ormai note e riguardano il crac della Vecchia Banca Etruria e il conseguente azzeramento delle obbligazioni subordinate.

All’appello dell’associazione delle Vittime hanno risposto in circa trecento. Da Arezzo, da Empoli, Cecina, Pistoia Bologna. C’è addirittura chi è arrivato dalla Calabria.

Dallo stadio, situato nella parte bassa del paese al confine con Ponticino, il corteo di manifestanti ha raggiunto a piedi casa della famiglia Boschi. E’ stato davanti al cancello dell’abitazione che il gruppo ha lasciato davanti all’ingresso alcune banconote con stampato sopra il volto della ministra alle riforme Maria Elena. Il cammino delle Vittime è poi proseguito verso il cuore del piccolo paesino del Valdarno fino a piazza della Repubblica dove il presidio è rimasto fino a tarda mattinata.

IL LIVE DELLA PROTESTA A LATERINA

Nel frattempo sulle colonne dei quotidiani nazionali spunta un’intervita rilasciata dalla ministra Maria Elena Boschi a Repubblica dove risponde a una domanda su eventuali sue dimissioni nel caso in cui la vicenda Banca Etruria avesse un esito negativo per il padre.

"No, l'ho già detto in Parlamento – ha detto - Io rispondo di quello che faccio, della bontà delle riforme, dell'attuazione del programma. Sulle banche il governo continuerà ad agire nell'interesse dei cittadini e dell'economia nazionale. E comunque sempre più emerge che il problema non sono Banca Etruria o Banca Marche, il problema ha una dimensione europea".

Dal fronte giudiziario invece, entro l’11 marzo gli avvocati dell’ex presidente Lorenzo Rosi dovranno presentare il ricorso contro la sentenza sullo stato di insolvenza dichiarato lo scorso 11 febbraio dal tribunale di Arezzo.

Entro l’otto aprile invece, il commissario liquidatore Giuseppe Santoni dovrà terminare la propria relazione per il tribunale fallimentare contenente l’analisi sulla vecchia BPEL. Infine, il 10 marzo si svolgerà l’udienza per ostacolo alla vigilanza contestato a Fornasari, Bronchi e Canestri.

L’associazione Vittime del Salva-banche ha già annunciato attraverso la voce della propria presidente Letizia Giorgianni di volersi costituire parte civile nel processo che si aprirà per bancarotta fraudolenta.

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