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La Gendarmeria Vaticana si racconta ad Arezzo. Una festa per Giani

La sua famiglia, la sua carriera, i legami con Arezzo, gli episodi legati alla sicurezza dei vari pontefici. La presentazione del libro sui 200 anni dalla fondazione della Gendarmeria Vaticana è l'occasione per celebrare uno dei personaggi di...

La sua famiglia, la sua carriera, i legami con Arezzo, gli episodi legati alla sicurezza dei vari pontefici. La presentazione del libro sui 200 anni dalla fondazione della Gendarmeria Vaticana è l'occasione per celebrare uno dei personaggi di Arezzo, che si distingue da anni, quotidianamente, per il ruolo che ricopre. Domenico Giani.

E' stato proprio lui che ha voluto questa prima nazionale per la presentazione del volume scritto a quattro mani da Sandro Barbagallo e Cesare Catananti “La Gendarmeria Vaticana. Dalle origini ai nostri giorni” e per questo ha ricevuto i ringraziamenti del sindaco Ghinelli in apertura dell'evento che si è tenuto al teatro Petrarca, blindato per l'occasione viste le personalità presenti, ognuna con il proprio protocollo di ordine pubblico e di sicurezza. Niente interviste dentro al teatro e posti assegnati a tutti.

E' tornato in città dopo l'apertura del sinodo nella giornata di ieri il presidente della Cei cardinale Gualtiero Bassetti, poi il ministro dell’Interno Marco Minniti, il sostituto alla segreteria di Stato del Vaticano monsignor Giovanni Angelo Becciu, in sostanza il ministro dell'interno dello stato del Vaticano e poi Gianni Letta già sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei Ministri.

E' stato in particolare Letta a ripercorrere il cammino di Giani, le esperienze sempre più specifiche in tema di sicurezza e ordine pubblico maturate fin nei servizi segreti italiani, prima di passare, nel 1999 al comparto sicurezza del Vaticano dove dal 2006 ricopre la massima carica del corpo.

Nel 2013 sarebbe stato ad un passo da lasciare la Santa Sede per approdare all'Onu dove era stato scelto per occuparsi di sicurezza, ma le dimissioni di Papa Ratzinger ne cambiarono i piani.

Più di una volta poi è stato evocato l'episodio del 1981, l'attentato a Papa Giovanni Paolo II.

Tante le personalità presenti, dalla presidente della commissione anti mafia Rosy Bindi al membro laico del Csm Giuseppe Fanfani e poi rappresentanti di ordini professionali, categorie economiche, imprenditori e politici aretini.

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