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"La Asl vuole ridimensionare il consultorio, togliendo medici, infermieri e psicologi". L'attacco del segretario della Cgil di Arezzo

“La scelta dell'Azienda Usl Toscana Sud Est di affidare i nostri consultori alla sola funzione delle ostetriche è un vero e proprio ridimensionamento che va ad associarsi alle tante difficoltà presenti nella attuale proposta socio sanitaria - in...

“La scelta dell'Azienda Usl Toscana Sud Est di affidare i nostri consultori alla sola funzione delle ostetriche è un vero e proprio ridimensionamento che va ad associarsi alle tante difficoltà presenti nella attuale proposta socio sanitaria - in primis le liste di attesa - e che ricade tutto sulle spalle dei cittadini. Un balzo indietro che fronteggeremo appellandoci, se necessario, ai massimi livelli istituzionali”.

Così Alessandro Mugnai, segretario generale della Cgil della provincia di Arezzo entra a piedi pari sui contenuti della delibera 689 dell'azienda Asl Toscana Sud Est del 28 giugno scorso e finita nel mirino sia della Funzione Pubblica della Cgil di Arezzo e di Siena, della Cgil Medici, che delle associazioni delle donne di Siena e Grosseto.

La sostanza della delibera prevede l'operatività di sole ostetriche, seppur nella loro grande professionalità all'interno dei consultori, come personale di riferimento per le gravidanze fisiologiche, considerando così queste unità funzionali non più multidisciplinari, ma mono professionali.

"Ci preoccupa e non ci piace per niente ciò che è stato già denunciato dalla categoria -Funzione Pubblica Cgil di Arezzo e Siena- riguardo quanto si profila per la rete dei nostri Consultori territoriali. La scelta dell'Azienda Usl Toscana Sud Est di affidare i nostri consultori alla sola funzione delle ostetriche - prescindendo dalla loro preziosa professionalità ed attitudine - per la Cgil della Provincia di Arezzo è un vero e proprio ridimensionamento che va ad associarsi alle tante difficoltà presenti nella attuale proposta socio sanitaria - in primis le liste di attesa - e che ricade tutto sulle spalle dei cittadini. Un balzo indietro che fronteggeremo appellandoci, se necessario, ai massimi livelli istituzionali."

Se i portavoce dei medici della Cgil e della Funzione Pubblica hanno già scritto a Enrico Desideri per ottenere un incontro che è stato fissato per il 25 luglio prossimo, Mugnai continua puntando il dito su questa delibera che violerebbe l'impianto dei consultori stessi, come previsti dalla Regione Toscana ente deputato alle politiche sanitarie. Adesso nei consultori infatti operano equipe composte, oltre che da ostetriche, anche da psicologi, assistenti sociali, medici e infermieri per garantire la presa in carico in un servizio pubblico di tutte le donne che hanno bisogno, non solo le gravidanze fisiologiche, ma anche chi ha necessità di sostegno psicologico, di integrazione, di avvicinamento ai servizi pubblici per le donne in difficoltà.

"Confidiamo nell'incontro richiesto da Fp Cgil che si terrà in questi giorni, ma denunciamo sin da adesso che ridurre questo importante servizio alla sola prestazione ed attenzione fisiologica della gravidanza vuol dire voltare le spalle a leggi nazionali e regionali che affidano ai consultori insieme alla funzione strettamente sanitaria anche quella sociale.

Difatti chi penserà all'affiancamento dei tanti giovani, stranieri, all'affido dei minori o al delicato compito educativo e sostegno alla genitorialità garantito non solo da importanti figure professionali quali le ostetriche, ma necessariamente da una rete di medici, psicologi, infermieri, educatori ed assistenti sociali? Serve forse ricordare il principio sulla salute sancito dalla O.M.S.: 'La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non la semplice assenza dello stato di malattia o infermità'. Attendiamo risposte".

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