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Venerdì, 19 Aprile 2024
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8 marzo ricordando le Leboline

Come non associare l'8 marzo alle Leboline? Così erano dette le migliaia di ragazze e donne che lavoravano all'interno dello stabilimento Lebole. La storia dell'industria ha inizio nel 1958 in un piccolo laboratorio sito nel centro di Arezzo e...

Come non associare l'8 marzo alle Leboline? Così erano dette le migliaia di ragazze e donne che lavoravano all'interno dello stabilimento Lebole.

La storia dell'industria ha inizio nel 1958 in un piccolo laboratorio sito nel centro di Arezzo e termina in via Ferraris nel 2002 passando per la Chiassa. La sua crescita ha segnato lo sviluppo del territorio ma anche quella dell'emancipazione femminile in tutta la provincia. Fabbrica delle donne, nata da una donna, Caterina Lebole, che riesce a vestire in serie quello che poi diventerà l'uomo Lebole. Prima di allora le ragazze svolgevano lavori in casa o in campagna. La loro entrata in fabbrica ne segna l'emancipazione, il riscatto sociale. Alcune vanno a scuola, lavorano e si diplomano, iniziano a fare politica, si iscrivono al sindacato, entrano nei consigli comunali e in quello provinciale. Passano dalla bicicletta alla'auto, acquistata a rate, perché lo stipendio diventa "sicuro". Sotto al camice indossano pantaloni e minigonne, i capelli si accorciano, le facce sono truccate all'ultima moda, si ritrovano per andare a ballare. Quando le donne di tutto il mondo scendono in piazza per rivendicare i propri diritti, le operaie all'interno dello stabilimento sono 5.000, ad Arezzo cambiano la mentalità di una provincia che fino ad allora era rimasta chiusa, stretta attorno alle tradizioni dettate dagli uomini.

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