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Attualità Monte San Savino

La cultura panacea per ferite del Covid. I quasi 10 anni di amministrazione Scarpellini: "Il Monte riparte dalla bellezza"

Continua il viaggio virtuale attraverso i capoluoghi della provincia di Arezzo. Nuova tappa in Valdichiana a Monte San Savino insieme alla sindaca Margherita Scarpellini

La cultura via maestra per uscire dal grigiore delle limitazioni anti Covid. È la strada che il Comune di Monte San Savino ha scelto di intraprendere già prima dell'ingresso in zona bianca della Toscana. "C'è una data - ha specificato la sindaca Margherita Scarpellini - che io identifico come primo passo verso la ripresa. È il 25 marzo, giorno in cui si celebra il capodanno della Toscana. È stato quello il momento in cui ho inaugurato personalmente e in maniera statica (da sola) il nostro meraviglioso cisternone. Da allora Monte San Savino ha vissuto un continuo susseguirsi di eventi e iniziative volte a valorizzare le sue meraviglie e le sue eccellenze". Dunque l'arte e la cultura che curano le ferite lasciate dall'odioso virus e che proiettano la città verso un futuro dove sul palcoscenico c'è la storia di una collettività intera. "Sono molto orgogliosa di questo traguardo - ha ribadito la sindaca - è ciò che mi sono prefissa fin dall'inizio del mio mandato amministrativo. L'obiettivo era quello di fare del Monte una cittadina attraente per i turisti e piacevole per i suoi abitanti. Credo che in parte, grazie al contributo prezioso delle mie due giunte ci siamo riusciti". La sindaca Scarpellini dal 2012 amministra il Comune montigiano. Rieletta nel 2017, si appresta a vivere gli ultimi mesi del suo secondo mandato. "Secondo e ultimo perché ovviamente non sarà possibile farne un terzo - prosegue - sebbene credessi che un solo mandato, per me, poteva essere sufficiente mi sono resa conto che in quei primi cinque anni avevo ancora molto da fare e molto completare. Per questo mi sono presentata di nuovo. Dopo la rielezione insieme alla mia squadra ho fatto di tutto per tenere fede agli impegni presi. Il concetto che ho cercato di portare avanti è quello, come detto, di rendere la nostra cittadina fruibile in tutti i suoi ambiti. Abbiamo ristrutturato tutto il patrimonio artistico e architettonico della città rendendolo accessibile. Le logge, palazzo di Monte, il cisternone, Santa Chiara. Sono tutte realtà che abbiamo riportato al loro antico splendore".

L'emergenza Covid e la zona rossa

Sebbene Monte San Savino non sia stato uno dei territori con indici di contagio esorbitanti, il virus ha lasciato anche qui tracce importanti. "Ovviamente non avrei mai pensato di dover gestire una situazione come quella degli scorsi mesi - spiega ancora la sindaca - abbiamo cercato di fare del nostro meglio per dare risposte concrete. In questo senso i social sono stati, nel mio caso, il canale privilegiato di comunicazioni. E questo perché i cittadini, smarriti per quello che stava accadendo e per le direttive contenute nei vari dpcm, mi hanno riempita di messaggi. Ho cercato di dare seguito a tutte le domande che mi venivano poste e, tra queste, ricordo col sorriso i tanti messaggi inviatemi dai più giovani che mi chiedevano spiegazioni in merito al termine ‘congiunti’ interrogandomi sulla possibilità o meno di raggiungere la propria fidanzata o fidanzato. Ricordo quel momento con tenerezza perché questioni che apparentemente potrebbero sembrare irrilevanti di fatto per le persone non solo affatto".

Zona bianca tra teatro, eventi e tramonti

Attualmente Monte San Savino ha quasi completamente azzerato i nuovi contagi Covid e, come detto, ha dato vita ad una stagione estiva fatta di cultura, arte, teatro ed eventi all'aperto. "Sì - spiega ancora la sindaca - ci siamo adoperati più che mai per ripartire all'insegna della cultura. Anche lo scorso anno, in piena emergenza, ho tentato seppure con le dovute limitazioni di mantenere viva la nostra città con una rivisitazione del Festival Savinese. Quest'anno insieme ad Officine della Cultura e altre realtà del territorio abbiamo davvero fatto le cose in grande. Dal teatro all'aperto ai concerti fino ad arrivare alle serate di "Monte e tramonti" dove chi verrà da noi al piacere di una passeggiata in centro potrà unire buona cucina, negozi aperti e iniziative a cielo aperto. Lo scorso anno per noi era importante dare un segnale di fiducia ai professionisti della cultura, quest'anno invece il segnale deve arrivare a tutta la collettività che, con cautela e attenzione, deve tornare a riappropriarsi della quotidiana normalità".

La maxi manovra a sostegno della popolazione

Ma non di sola cultura si nutre la ripartenza. Tra le difficoltà del lockdown e dell'emergenza Covid ci sono soprattutto le pesanti ricadute sulle economie di famiglie, imprese e singoli cittadini che per mesi hanno vissuto importanti criticità. Lo scorso 28 giugno, il consiglio comunale savinese ha approvato una serie di interventi straordinari a favore ed in sostegno dei cittadini, delle famiglie, delle attività produttive e delle associazioni locali. Una manovra da 350mila euro articolata in più punti che, partendo dal non aumento delle tariffe Tari, spazia fino ai contributi per gli affitti, esenzione per trasporto scolastico e mensa e contributi. "I cittadini quest’anno non pagheranno un centesimo in più di Tari rispetto all’anno passato - ha specificato la sindaca - tutto questo grazie a un impegno economico di 210mila euro, fortemente voluto dall’amministrazione conscia dell’assoluta inopportunità e iniquità, in questo momento, di aggravare in qualsiasi modo la pressione tributaria. Visto il ruolo svolto durante l’emergenza sanitaria si è anche previsto di erogare un contributo straordinario alle associazioni che fanno parte del sistema locale di Protezione Civile. Abbiamo deciso di fare uno sforzo enorme per un comune come il nostro, iniettando anche parte del nostro avanzo di amministrazione, ottenuto grazie ad una gestione economicamente efficiente, per sostenere tutti i nostri cittadini e tutte le nostre realtà, consapevoli che non si possano chiedere altri sacrifici".

Leggi le interviste ai sindaci

L'intervista integrale a Margherita Scarpellini

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