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Infortuni sul lavoro ad Arezzo: calano gli episodi denunciati, non le morti. La prefettura: "Stretta sui controlli"

Una diminuzione complessiva degli incidenti sul lavoro, non purtroppo delle morti: 9 sono state nel 2016 e 9 nel 2017. E' quanto emerso dal tavolo di lavoro dedicato alla sicurezza in ambienti lavorativi che si è tenuto stamattina in prefettura ad...

Una diminuzione complessiva degli incidenti sul lavoro, non purtroppo delle morti: 9 sono state nel 2016 e 9 nel 2017. E' quanto emerso dal tavolo di lavoro dedicato alla sicurezza in ambienti lavorativi che si è tenuto stamattina in prefettura ad Arezzo. L'incontro, voluto dal prefetto Anna Palombi, è stato organizzato "alla luce dei gravi incidenti, alcuni, purtroppo, con esiti mortali, che si sono verificarsi nel territorio provinciale e che hanno riproposto, ancora una volta, il drammatico fenomeno degli infortuni durante l’attività lavorativa che desta un forte allarme tra la collettività, per i risvolti umani, sociali ed economici" spiega la prettura. Ultimo, gravissimo, episodio in ordine di tempo, è la tragedia dell'Archivio di Stato, anche se i dati presi in considerazione sono relativi fino alla fine del 2017.

I partecipanti

Presenti, oltre ai vertici provinciali delle forze dell’ordine, sindaci ed amministratori dei comuni della provincia, rappresentanti della Regione Toscana, della Provincia, dell’Asl Sudest Toscana Arezzo, dell’Ispettorato del Lavoro, della Camera di Commercio, dell’Inail, dell’Inps, referenti delle associazioni di categoria rappresentative degli operatori economici, degli ordini professionali, delle organizzazioni sindacali e della locale Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi sul Lavoro.

I dati

I dati dell'Inail hanno descritto l'andamento del fenomeno infortunistico nel periodo dal 2013 al 2017 nel comparto industria e servizi: 4.121 incidenti denunciati nel 2013, 4.079 nel 2014, 4.009 nel 2015, 3.826 nel 2016, 3.639 nel 2017. Tra i settori maggiormente interessati ci sono il manifatturiero, la gestione e la raccolta dei rifiuti, le costruzioni, la sanità e l'assistenza alle persone, il commercio al dettaglio e all’ingrosso e la riparazione dei veicoli.

Quanto al genere delle persone coinvolte nel 2017, 2.437 sono uomini mentre le donne sono 1.202. Trend in diminuzione anche in agricoltura: dai 691 episodi denunciati nel 2013 sono stati 519 nel 2017, in mezzo ci sono i 637 del 2014, i 658 del 2015 e i 587 del 2016. Gli incidenti mortali nel 2017 sono stati 9 (8 nel comparto industria e 1 in quello agricoltura), dato stabile rispetto al 2016, in dimunizione rispetto al 2014 e 2015 ma in netto aumento rispetto al 2013 (6 nel 2013, 11 nel 2014, 13 nel 2015, 9 nel 2016). Gli interventi

Il prefetto - si legge nella nota - in apertura dei lavori, ha fatto presente che lo scopo dell’odierno è quello di svolgere un’approfondita analisi sullo stato della sicurezza nei luoghi di lavoro e sull’individuazione dei settori ritenuti maggiormente esposti a rischio ed quindi di condividere le possibili strategie di prevenzione, formazione ed informazione tra tutti i soggetti istituzionali coinvolti, al fine di potenziare il complessivo sistema preposto alla sicurezza dei lavoratori.

La rappresentante della Regione Toscana, nell’illustrare le molteplici attività svolte in tale materia, ha evidenziato l’importanza di mettere a fattor comune le sinergie tra tutti i soggetti istituzionali, le organizzazioni sindacali, i datori di lavoro e le figure qualificate individuate dalla normativa di settore. Da parte del rappresentante della Cna è stata evidenziata l’importanza che sia svolta, in modo costante, l’attività di formazione dei lavoratori. In tale contesto, è fondamentale il rafforzamento della collaborazione e della sinergia da parte delle aziende nei confronti degli organi di vigilanza ed ispettivi. I referenti delle organizzazioni sindacali hanno ribadito l’importanza che siano assicurate, con la dovuta continuità, le attività di formazione dei dipendenti e sia garantita ogni sinergia tra i soggetti istituzionali, i datori di lavoro, i dipendenti stessi e le parti sociali.

Conclusioni

Il tavolo, a seguito di un’approfondita discussione, ha condiviso l’opportunità di pervenire alla stipula in un prossimo futuro di un Protocollo di Intesa nel quale prevedere un rafforzamento dell’azione di prevenzione e contrasto del fenomeno, attraverso l’intensificazione delle attività ispettive e di controllo, alla luce delle indicazioni emerse dalla mappatura delle situazioni di maggior rischio. Funzione strategica, al fine di elevare gli standard qualitativi della sicurezza nei luoghi di lavoro, si rivela anche la sollecitazione del mondo istituzionale e delle imprese, attraverso un aumento delle iniziative di formazione e di addestramento dei lavoratori all’impiego degli strumenti di protezione ed all’osservanza di tutte le prescrizioni stabilite dalla normativa di settore, potenziando le risorse umane e strumentali necessarie. A conclusione dell’incontro, il Prefetto ha preso atto con favore della condivisione di intenti riguardo un comune impegno da mettere in campo, nella consapevolezza che l’interesse superiore è la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.

@MattiaCialini

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