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Donazioni solidarietà alimentare, buoni spesa e abbruciamenti: tutte le info utili

Il sindaco di Civitella Menchetti rinnova l'invito: "Da un punto di vista epidemiologico la situazione è invariata quindi continuiamo a fare la nostra parte rimanendo a casa"

L’ordinanza 658 della Protezione Civile del 29 marzo 2020 prevede tra le misure di solidarietà alimentare, oltre ai buoni spesa o pacchi alimentari, la possibilità per cittadini, imprese e associazioni di effettuare donazioni in denaro. A tal proposito l’amministrazione comunale informa che il conte corrente è quello del Comune di Civitella (il cui Iban è: IT65C0103071451000000135112) e la causale da indicare è: donazione emergenza Covid-19. Le eventuali donazioni andranno ad incrementare il fondo messo a disposizione dal Governo per questo territorio.

I buoni spesa potranno essere spesi negli esercizi commerciali del comune di Civitella aderenti al progetto di solidarietà alimentare. L'elenco è presente sul sito del comune e verrà fornito al momento della consegna dei buoni. Stabilito il diritto al buono e la quantità, per chi non può stamparli da sé, i buoni verranno consegnati direttamente al proprio domicilio dal personale del comune. 

“L'amministrazione ha già predisposto anche il formato cartaceo dei buoni che sono stati emessi in vari tagli, da 20 e 10 euro ad esempio, che andranno a formare la cifra di cui potrà disporre ogni richiedente - spiega il sindaco Ginetta Menchetti. Ma la novità più nel tagliando è nel sistema che è stato studiato e realizzato dal Ced, l'ufficio che si occupa dei servizi informatici. Un'idea che è partita dall'assessore all'innovazione Andrea Tavarnesi e messa in pratica da Leonardo Luconi della Tecnoinformatica. Un sistema che si basa sul codice QR, una matrice che permette di memorizzare informazioni e che Civitella ha varato attirando anche l'interesse di altri comuni, sia nell'Aretino che in altre regioni. In vista anche delle belle giornate vi rinnovo l’invito a rimanere a casa e tanto più a non procedere all’abbruciamento dei residui vegetali o meglio le famose ‘frasche’. È vietato fino almeno al 15 aprile da un’ordinanza della Regione Toscana”.

In questo periodo di emergenza Covid-19, alla cittadinanza è richiesto di prestare particolare attenzione al divieto, per scongiurare eventuali principi di incendio e la mobilitazione delle strutture di lotta attiva dell'organizzazione regionale antincendi boschivi. La mancata osservanza delle norme di prevenzione comporta l'applicazione di pesanti sanzioni previste dalle disposizioni in materia. Imprenditori agricoli e privati cittadini sono invitati a tenere comportamenti prudenti nelle attività agricolo-forestali astenendosi, pertanto, da qualsiasi accensione di fuoco.

“Da un punto di vista epidemiologico la situazione è invariata - conclude il sindaco Menchetti - quindi continuiamo a fare la nostra parte rimanendo a casa”.

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