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Movida "sfrenata", faccia a faccia tra Comune e categorie: lotta sui prezzi degli "shottini"

Incontro tra amministrazione e commercianti: tra le proposte del "Patto d'onore" anche una politica dei prezzi che disincentivi il consumo di alcolici in favore degli analcolici. Alvisi: "Ma servono prevenzione ed eventi per i ragazzi"

L'incontro è fissato per questa mattina. Amministrazione comunale e categorie economiche - in primis quelle del mondo del commercio - si ritroveranno a un tavolo per affrontare il tema più scottante delle ultime settimane: quello della movida "sfrenata". 

Dopo un week end tutto sommato tranquillo, che ha permesso al centro storico di riprendere fiato (complici partita dell'Italia e temperature in aumento che hanno fatto scegliere agli aretini mete alternative per le uscite serali), oggi si torna a parlare delle serate "eccessive" che si sono vissute nel cuore di Arezzo. L'obiettivo è quello di porre un freno al fenomeno delle "bevute di troppo"  e delle loro conseguenze in termini di degrado e sicurezza. 

Al centro dell'incontro ci sarà il "patto d'onore" che il sindaco Alessandro Ghinelli ha proposto ai ristoratori e ai gestori dei locali. Sul tavolo ci sono sia i regolamenti già approvati (come il divieto del consumo in strada dopo le 22 o quello di serviere alcolici ai minori), sia proposte per disincentivare l'eccessivo consumo di alcol. Due in particolare sarebbero i punti sui quali vorrebbe soffermarsi l'amministrazione: una politica dei prezzi che non incentivi le bevute e un abbassamento dei prezzi degli analcolici. 

"Da parte nostra - spiega Valeria Alvisi, direttore di Confesercenti Arezzo - c'è sicuramente un'apertura. Perché la maggioranza dei locali è in regola.Proprietari e gestori si comportano coscenziosamente e hanno a cuore il futuro dei ragazzi e della città. Quindi siamo d'accordo nell'arginare un fenomeno che riguarda pochi. Ma non mancheranno le richieste da parte nostra". 

Shottini e analcolici

L'amministrazione punterebbe ad una aumento dei prezzi delle bevute di superalcolici. Ormai il fenomeno degli "shottini" (ovvero le bevute si superalcolici, quali ad esempio la vodka, a un euro) è conosciuto e la volontà appare quella porvi un freno, oppure di limitare le offerte che spuntano in alcuni locale come le bevute "3 per 2" (ovvero "bevi tre e paghi due"). Come? Aumentando i prezzi e rendendoli meno accessibili per le tasche dei più giovani. L'altro volto della medaglia è quello di rendere ancor più appetibili le bibite o i cocktail analcolici abbassandone il prezzo. Uno scoglio che probabilmente richiederà un intenso confronto, visti i costi per i titolari dei locali. 

Proposte e richieste

"Vorremmo però - spiega Alvisi - che anche le nostre richieste vengano ascoltate. Siamo molto contenti che il Comune abbia sposato la nostra proposta di rivolgersi subito agli operatori di strada. La linea da seguire per noi è soprattutto quella della prevenzione, perché quello al quale stiamo assistendo è un fenomeno complesso. Inoltre sono necessarie iniziative ed eventi che possano offrire ai giovani momenti sani di svago. Evitare cioè che l'unica opportunità per i ragazzi aretini sia quella di uscire e ritrovarsi solo per bere. Sappiamo che fino ad oggi era difficilissimo organizzare iniziative. Ma adesso abbiamo di fronte l'estate e confidiamo che si possa fare di più". 

Patto d'onore e scadenze

Il sindaco Ghinelli ha ribadito nei giorni scorsi che attenderà il 21 giugno prima di prendere ulteriori decisioni sulle attività dei locali, lanciando un accorato appello alle categorie affinché arrivino risposte positive al suo invito. L'incontro di oggi dovrebbe fare da apripista al dialogo e alla sigla del patto al quale l'amministrazione tiene particolarmente.

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