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Inaugurata la Rsa Pescaiola

E’ stata inaugurata questa mattina, in via Alessandro dal Borro 30/2 ad Arezzo, la nuova Rsa di Pescaiola. Un taglio del nastro molto atteso in città perché alcune questioni normative hanno allungato i tempi dell’apertura. Ma nelle scorse...

E’ stata inaugurata questa mattina, in via Alessandro dal Borro 30/2 ad Arezzo, la nuova Rsa di Pescaiola. Un taglio del nastro molto atteso in città perché alcune questioni normative hanno allungato i tempi dell’apertura. Ma nelle scorse settimane tutti i nodi sono stati sciolti e adesso la struttura, gestita da Koinè, è attiva.

“Il trasferimento delle persone è stato effettuato il 20 e 21 gennaio – ha dichiarato Enrico Desideri, direttore generale Asl Toscana sud est – Alla nostra Azienda sta a cuore garantire la qualità della cura della persona, la sua dignità, il suo rispetto, in modo che ogni persona possa gestire la sua autonomia e le sue diverse abilità il più a lungo possibile. Un ringraziamento particolare va alla Koinè per avere progettato una struttura innovativa, inserita nel contesto urbano; al Comune di Arezzo che si è adoperato per dare le necessarie autorizzazioni in tempi brevi e alla Responsabile del Servizio Sociale dell’Asl che ha sempre seguito assieme alle famiglie la vicenda del trasferimento. I familiari hanno già visitato la struttura e ne sono rimasti entusiasti. Tutto ciò è un importante risultato per la cittadinanza e per la Zona Distretto Aretina, che accresce servizi di elevata qualità nel suo territorio”.

“Questa struttura è ampia e molto luminosa, facilmente raggiungibile dalla stazione ferroviaria ed è vicina all’ospedale San Donato – ha spiegato Antonella Valeri, direttore Zona Aretina - E’ dotata di tutti i necessari comfort e di tutte le misure di sicurezza: impianto di videosorveglianza, impianto antincendio, impianto fotovoltaico e recupero acque piovane, ricambio dell’aria e controllo della legionella. Le camere sono singole o per due persone, sono curate nei minimi dettagli per la scelta dei colori e degli arredi. In ogni camera ci sono l’impianto WIFI, la televisione e il telefono; nella struttura è presente una palestra ed un salone per i capelli. I bagni sono tutti a norma e ci sono sia quelli normali che quelli per disabili, oltre che il bagno assistito. Tutti gli arredi ricordano la casa e la famiglia e non si percepisce la natura sanitaria della struttura. A piano terra vi è anche un giardino ed uno spazio dove le persone possono uscire. I vetri sono termici e non si sente alcun rumore. Nella struttura vi è una biblioteca, sale per laboratori di attività, la sala per l’ascolto della musica e la sala sensoriale. Insomma, una residenza bella e funzionale”.

“Dinanzi all’impossibilità di riqualificare l’immobile di Mugliano – ricorda Grazia Faltoni, presidente di Koinè - ci siamo trovati ad un bivio: tra cancellare un pezzo fondamentale della nostra storia e l’assumere un rischio importante, abbiamo scelto la seconda strada, pensando che l’occupazione si difenda con gli investimenti e lo sviluppo di strategie innovative. L’assunzione del rischio era conseguente al fatto di essere una cooperativa di comunità che agisce l’azione economica strumentalmente agli scopi sociali”.

Ecco il passaggio da Mugliano a Pescaiola: “Dovendo individuare una nuova struttura – sottolinea Paolo Peruzzi, direttore di Koinè - abbiamo scelto l’immobile ex Manifattura Tabacchi di Pescaiola perché è collocato al centro della trama urbana, all’inizio di uno dei quartieri popolari più consistenti della città e lungo una delle principali vie di accesso al centro storico. Il fabbricato è vicino anche all’ospedale San Donato”.

Un investimento veramente rilevante, oltre 6 milioni di euro, per una cooperativa sociale: “Abbiamo investito molto in quest’opera – afferma Faltoni - Perfetta sicurezza del cantiere; messa a norma alla legislazione antisismica più recente, pur potendo legittimamente non farlo; interventi e impianti che elevassero, fino al livello massimo possibile l’efficienza energetica del fabbricato, il comfort dei residenti, la sostenibilità dei costi di gestione”.

Con un obiettivo ben preciso: “La persona è stata al centro della progettazione: da sempre lavoriamo perché la RSA sia un luogo di aggregazione realmente comunitario – commenta Peruzzi - La collocazione centrale nella trama urbana offre un’ulteriore opportunità di sviluppo di rapporti di rete con le associazioni sociali e di volontariato. La Rsa è all’interno del nuovo Centro Koinè Koinè che consideriamo “un cuore che batte nel più grande cuore di Arezzo”, la nostra città, agendo l’azione collettiva, lo studio ed il lavoro quotidiano senza ambizioni altre rispetto a quella di concorrere a migliorare la qualità della vita e la coesione della nostra comunità”.

All’inaugurazione ha presenziato Monsignor Fabrizio Vantini, Vicario generale della Diocesi Arezzo-Cortona-Sansepolcro che ha benedetto la struttura.

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